NUMERO 821 (26 aprile 2016)


INDICE

SAINT LOUIS (USA): PRIMO TITOLO STATUNITENSE PER CARUANA E PAIKIDZE
DUE ANNI DI SOSPENSIONE PER RICCIARDI, PRESUNTO CHEATER A IMPERIA
LOSANNA (SVIZZERA): ITALIA A DUE FACCE NEL QUADRANGOLARE GIOVANILE
TASHKENT (UZBEKISTAN): IL TAGIKO AMONATOV SU TUTTI NEL MEMORIAL AGZAMOV
ARZACHENA: GENOCCHIO RISPETTA IL PRONOSTICO DAVANTI A DJURIC E SONIS
CELLE LIGURE: IL GENOVESE MANFREDI LA SPUNTA NEL MEMORIAL PICCARDO

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SAINT LOUIS (USA): PRIMO TITOLO STATUNITENSE PER CARUANA E PAIKIDZE
Buona la prima per Fabiano Caruana. Dopo l'amaro secondo posto al torneo dei Candidati, l'ex portacolori azzurro ha trovato un pronto riscatto nell'edizione 2016 del campionato statunitense. A Saint Louis, dove nel 2014 aveva stupito l'intero mondo scacchistico con una performance stellare alla Sinquefield Cup, il 23enne italo-americano ha conquistato il titolo nazionale al primo tentativo; il passaggio dalla federazione italiana a quella a stelle e strisce era avvenuto meno di un anno fa, quando il campionato statunitense si era già concluso con la vittoria di Hikaru Nakamura.
L'evento, disputato nella prestigiosa sede del circolo scacchistico di Saint Louis dal 14 al 25 aprile, vedeva ai nastri di partenza giocatori del calibro di Nakaura, Wesley So, sempreverdi come Gata Kamsky e Varuzhan Akobian insieme ai più giovani Sam Shankland e Ray Robson.
Fabiano è stato in testa dall'inizio alla fine senza mai rischiare in nessuna partita, fatta eccezione, forse, per quella del 10° turno contro Kamsky, l'unica nella quale si è trovato un po' in difficoltà, riuscito comunque a pareggiare e concludendo infine imbattuto con 8,5 punti su 11 (gli altri pareggi sono stati con So, Robson, Jeffrey Xiong e Alexander Shabalov). Alle sue spalle Wesley So e Hikaru Nakamura, campione uscente, hanno spartito il secondo posto a quota 7,5. Libero dalle preoccupazioni extra scacchistiche che avevano influito sulla sua performance dell'anno scorso al campionato, il GM di origini filippine ha dato il meglio di sé, concludendo il torneo imbattuto e togliendosi anche qualche sassolino, annientando in 24 mosse Akobian, che l'anno scorso lo aveva segnalato al giudice di gara per le frasi di auto-incoraggiamento annotate su un foglio, procurandogli una sconfitta a forfait. Nakamura ha alternato vittorie e pareggi e, complice anche la sconfitta per mano di Caruana al quarto turno, non è riuscito a difendere il titolo vinto lo scorso anno. Quarto a 7 Ray Robson, che proviene dal nutrito vivaio della Saint Louis University, dove era stato compagno di So fino all'uscita del programma di studi da parte del GM filippino. La competizione era di 17ª categoria Fide (media Elo 2656).
Il 28 e 29 aprile i primi tre classificati del campionato, ovvero Caruana, So e Nakamura, saranno impegnati con Garry Kasparov in un super-quadrangolare blitz (5'+3”), dotato di un montepremi di 50.000 dollari (20.000 al primo): ogni partecipante giocherà con gli altri sei partite, per un totale di 18 turni.
Con questo successo Caruana è tornato sopra quota 2800 in lista Fide, precisamente a 2804, risalendo al secondo posto nel live rating davanti a Vladimir Kramnik, che, ora terzo a 2802, deve però ancora giocare tre partite al supertorneo Norway Chess.
Tra le donne (rating medio 2284) ha brillato la 22enne MI di origine georgiana Nazi Paikidze, che, al suo secondo tentativo, ha colto il successo piazzandosi prima in solitaria e imbattuta con 8,5 punti su 11, staccando di mezza lunghezza la sua avversaria più diretta, la GMf Tatev Abrahamyan, e di una e mezza la MI Anna Zatonskih, terza a 7. Decisivo e drammatico l'ultimo turno: qui Paikidze batteva col Nero la GM Irina Krush, mentre Abrahamyan subiva il suo unico ko ad opera della 13enne MIf Ashritha Eswaran, venendo così beffata in extremis dalla rivale.
Sito ufficiale: http://www.uschesschamps.com/
Classifiche finali
Maschile: 1° Caruana 8,5 punti su 11; 2°-3° So, Nakamura 7,5; 4° Robson 7; 5° Onischuk 6; 6° Xiong 5,5; 7° Kamsky 5; 8°-10° Lenderman, Akobian, Shankland 4,5; 11ª Shabalov 4; 12ª Chandra 1,5
Femminile: 1ª Paikidze 8,5 punti su 11; 2ª Abrahamyan 8; 3ª Zatonskih 7; 4ª-5ª Nemcova, Foisor 6,5; 6ª Krush 6; 7ª Eswaran 5,5; 8ª Yu 5; 9ª Yip 4,5; 10ª Gorti 4; 11ª Bykovtsev 3; 12ª Melekhina 1,5


DUE ANNI DI SOSPENSIONE PER RICCIARDI, PRESUNTO CHEATER A IMPERIA
Due anni di sospensione dall'attività sportiva per Arcangelo Ricciardi. È quanto decretato dal Tribunale federale in relazione alla vicenda che, lo scorso settembre, aveva visto finire nell'occhio del ciclone il giocatore vercellese per una presunta frode sportiva al festival internazionale di Imperia. Nel torneo ligure Ricciardi partiva con il numero 35 di tabellone e un Elo di 1829, ma fin dall'inizio aveva macinato punti su punti, affrontando solo avversari più quotati lungo il suo percorso e battendo fra gli altri il GM francese Nikolay Legky e il MI slovacco Stefan Mazur, numeri due e tre di tabellone. Proprio le partite contro Legky e Mazur, nelle quali Ricciardi aveva giocato un elevato numero di mosse corrispondenti alla prima o alla seconda scelta dei motori d’analisi, avevano fatto sorgere più di un sospetto sulla regolarità della sua condotta sportiva.
E il 13 aprile il Tribunale ha pronunciato la sua sentenza: a Ricciardi è contestata la violazione “dell’articolo 3, comma 1, del Regolamento di Giustizia e Disciplina (obbligo di tenere una condotta conforme ai principi della lealtà e correttezza sportiva), oltre che dell’articolo 11 del Regolamento internazionale degli scacchi FIDE (obbligo di consentire l’ispezione in privato di abiti e oggetti personali)”.
La sentenza, che si può leggere per intero sul sito della Federscacchi, all'indirizzo www.federscacchi.it/doc/TF/d20160418051550_ricciardi_sentenza.pdf, ripercorre le tappe della vicenda e si sofferma fra l'altro sul controllo tramite metal detector a cui Ricciardi venne sottoposto il 5 settembre: in quell'occasione l'apparecchio aveva suonato “all’altezza del petto del Ricciardi”. Alla richiesta dell'arbitro Jean Dominique Coqueraut “di mostrare se avesse qualcosa sotto la camicia, il Ricciardi sbottonava e toglieva la camicia stessa, evidenziando di avere appeso al collo una sorta di ciondolo di colore scuro e di forma quadrangolare, oggetto cucito con filo alla canottiera che il Ricciardi indossava sotto la camicia; nella stessa occasione, il Ricciardi tentava di togliersi qualcosa da sotto un’ascella”. Subito dopo “il Ricciardi dichiarava di voler abbandonare il torneo e si allontanava dalla sede del torneo stesso”.
Sotto la lente erano finiti anche il comportamento e l'atteggiamento di Ricciardi durante tutto l'evento: “si presentava costantemente con circa 10-15 minuti di ritardo in sala gioco”; “indossava ogni giorno una camicia di tessuto scuro, spesso e pesante”; “teneva la camicia sempre completamente abbottonata”; “aveva un abbigliamento non adatto al clima caldo della sala gioco, dove non esisteva aria condizionata”; “sedeva alla scacchiera in posizione rigida ed eretta, senza modificarla quasi mai e senza alzarsi mai”; “teneva sempre vicino a sé una bottiglia di acqua minerale”; “sudava copiosamente e, senza mai alzarsi, riceveva fazzoletti di carta da una signora che lo accompagnava regolarmente in sala da gioco e che ivi si tratteneva per l’intera durata della partita”; “teneva quasi sempre le braccia strettamente conserte davanti a sé, con il pollice della mano destra sotto l’ascella del braccio sinistro”; “aveva un continuo e rapido movimento di chiusura e di apertura delle palpebre degli occhi”; “portava spesso davanti al petto, tra la sua camicia e la scacchiera, la bottiglia dell’acqua o un fazzoletto”; “al termine delle partite, il Ricciardi declinava l’invito degli avversari di commentare le stesse”.
Il Tribunale, “dopo aver attentamente considerato le circostanze in fatto dedotte dalle parti ed emerse in giudizio, è giunto alla conclusione che nel caso concreto esistono presunzioni gravi, precise e concordanti che, valutate nel loro complesso, portano alla conclusione che il Ricciardi abbia usato mezzi fraudolenti durante il torneo di Imperia del 2015”. Da qui i due anni di sospensione.


LOSANNA (SVIZZERA): ITALIA A DUE FACCE NEL QUADRANGOLARE GIOVANILE
Italia a due facce e due marce nel torneo “Chess Talents 2016”, quadrangolare giovanile a cui hanno partecipato Svizzera, Francia, Germania e Italia, con squadre composte da tre U18 e tre U14 (tra cui una ragazza U18 e una U14).
L'evento è stato ospitato dal 22 aprile al 24 aprile nel castello medioevale di La Tour-de-Peilz (sulle sponde del lago Lemàno, nei pressi di Montreux) e prevedeva tre sfide a cadenza classica e tre rapid. Per la classifica finale venivano considerati in primo luogo i punti di squadra, dove la vittoria valeva 3 punti nella fase a tempo lungo e 2 punti nella fase rapid.
L'Italia era rappresentata da Luca Moroni, Lorenzo Lodici, Desirée Di Benedetto, Edoardo Di Benedetto, Cesare Wang, Maria Palma, con Roberto Messa in veste di accompagnatore. I nostri hanno concluso la fase a tempo lungo al primo posto, seppure solo grazie al maggior numero di punti individuali, dopo aver vinto con Svizzera e Francia e perso di misura con la Germania. Purtroppo domenica mattina, nelle partite rapid (15 min. a testa + 5 sec. di incremento) la squadra è stata prodiga di “cappelle” e di aperture sbagliate contro Francia e Germania, terminando così al terzo posto nella classifica generale. Il top scorer della rappresentativa è stato il 13enne MF romano Edoardo Di Benedetto, che, imbattuto, ha totalizzato 2 punti su 3 a cadenza classica e altrettanti in quella rapid; bene anche Lodici (2 e 1,5).
Tra le manifestazioni collaterali una conferenza sulla storia degli scacchi e una simultanea del GM  svizzero Yannick Pelletier contro 26 giovani scacchisti locali (22 vittorie e 4 patte).
Organizzazione impeccabile e calorosa ospitalità, grazie soprattutto all’appassionato bibliofilo scacchista di Losanna Georges Bertola. Il Museo Svizzero del Gioco, sede del torneo, ospita in uno storico edificio su tre piani, a pochi metri dal lago, pregevolissimi pezzi di archeologia, antiquariato e modernariato dagli scacchi al monopoli, attraversando millenni e continenti dall’Asia all’Africa.
Classifica finale: Germania 11 punti di squadra su 15 (20,5 su 36 individuali), Francia 9 (19,5), Italia 8 (19), Svizzera 2 (13)


TASHKENT (UZBEKISTAN): IL TAGIKO AMONATOV SU TUTTI NEL MEMORIAL AGZAMOV
Successo del GM Farrukh Amonatov nella decima edizione del Memorial Georgy Agzamov, disputata a Tashkent (Uzbekistan) dal 18 al 26 aprile. Amonatov, unico grande maestro del Tagikistan, partiva con il numero tre di tabellone e ha infine concluso imbattuto in vetta con 7,5 punti su 9, superando per spareggio tecnico il favorito GM azerbaigiano Rauf Mamedov e staccando di mezza lunghezza il GM ucraino Alexander Zubarev e il MF uzbeco Alisher Rustamov. Il vincitore ha spartito il punto con Mamedov al quarto turno, con il GM kazako Murtas Kazhgaleyev al sesto e con Zubarev all'ultimo, mentre l'azerbaigiano, oltre allo scontro diretto, ha pattato con un MI locale al quinto turno e con Kazhgaleyev al settimo. Decisamente da dimenticare la prova del GM armeno Tigran Petrosian, numero due di tabellone: sconfitto da un MF uzbeco al secondo turno e dal vincitore all'ottavo, all'ultimo ha ceduto le armi anche alla molto meno quotata 17enne MIf uzbeca Gulrukhbegim Tokhirjonova, classificandosi 22° a 5,5. Alla competizione hanno preso parte in totale 118 giocatori, fra i quali undici GM e sette MI.
Risultati: http://chess-results.com/tnr217771.aspx
Classifica finale: 1°-2° Amonatov, Mamedov 7,5 punti su 9; 3°-4° Zubarev, Rustamov 7; 5°-10ª Lodhi, Rahman, Kholmirzaev, Kazhgaleyev, Yakubboev, Tokhirjonova 6,5; ecc.


ARZACHENA: GENOCCHIO RISPETTA IL PRONOSTICO DAVANTI A DJURIC E SONIS
Il MI lombardo Daniele Genocchio si è aggiudicato la terza edizione del Festival internazionale “Città di Arzachena”, disputata a Cannigione di Arzachena, in Sardegna, dal 22 al 25 aprile. Genocchio, favorito della vigilia, ha rispettato il pronostico e si è piazzato al primo posto imbattuto e in solitaria con 6 punti su 7, pareggiando al 3° e al 5° turno rispettivamente con il GM serbo Stefan Djuric e con il MF oristanese Francesco Sonis, classe 2002. Djuric e Sonis hanno quindi spartito il secondo posto a quota 5,5 insieme alla GMf ecuadoregna Martha Fierro, al maestro perugino Augusto Caruso e alla GMf modenese Olga Zimina. Del gruppo di inseguitori, tutti hanno portato a termine il torneo imbattuti, tranne Caruso, fermato da Djuric nello scontro diretto del secondo turno. Al torneo hanno preso parte 88 giocatori, provenienti da sette Paesi diversi, tra cui un grande maestro, un maestro internazionale e due maestri Fide.
Risultati: vesus.org/results/3deg-festival-degli-scacchi-cittagrave-di-arzachena/
Classifica finale: 1° Genocchio 6 punti su 7; 2°-6ª Djuric, Sonis, Fierro, Caruso, Zimina 5,5; 7°-11° Ibba, Maffioli, G. O. Messina, Sanna, Crapulli 5; ecc.


CELLE LIGURE: IL GENOVESE MANFREDI LA SPUNTA NEL MEMORIAL PICCARDO
Il maestro genovese Vincenzo Manfredi ha vinto il 18° Festival di Celle Ligure, che per la quarta volta è stato intitolato alla memoria del savonese Vittorio Piccardo, decano degli scacchisti liguri. L'evento è stato disputato nella località in provincia di Savona dal 22 al 25 aprile. Manfredi, numero tre di tabellone, si è piazzato al primo posto imbattuto con 6 punti su 7, superando grazie allo spareggio tecnico il MF romano Pier Luigi Passerotti, che aveva ottenuto lo stesso punteggio: i due avevano pareggiato lo scontro diretto del quarto punto.
Il CM genovese Danilo Mario Altieri ha spartito il terzo posto a quota 5 con il MF Sergejs Gromovs, foggiano d'adozione, che partiva come favorito della vigilia, ma è stato rallentato nella corsa al primo posto da due sconfitte: la prima è avvenuta al terzo turno per mano del savonese Massimiliano Gioseffi, mentre la seconda al settimo ad opera del già citato Manfredi. Quinto, in testa al gruppo a 4,5, l'unico altro titolato in gara, il MF romano Alessio De Santis. Al torneo hanno preso parte 34 giocatori, tra i quali quattro maestri Fide.
Risultati: http://vesus.org/results/18deg-festival-4deg-memorial-v-piccardo/
Classifica finale: 1°-2° Manfredi, Passerotti 6 punti su 7; 3°-4° Altieri, Gromovs 5; 5°-8° De Santis, Cirabisi, Durdevic, Bonino 4,5; 9°-15° Gioseffi, Ivaldo, Megna, Sotgia, Astengo, Cirrincione, Chianale 4; ecc.
 

 

 

 



Autorizzazione del tribunale di Brescia n. 3/2000 del 01/02/2000
 

 

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