NUMERO
878
(19 giugno 2017)
INDICE
STAVANGER: ARONIAN SUPERA TUTTI NELLA NORWAY CHESS, DEBACLE DI
CARLSEN
MINSK (BIELORUSSIA): MATLAKOV CAMPIONE EUROPEO, VOCATURO
MIGLIOR AZZURRO
MEDELLIN (COLOBIA): SAMUEL SEVIAN LA SPUNTA NEL CAMPIONATO
AMERICANO
PORTO MANNU: RAMBALDI FA CENTRO NELL'OPEN DAVANTI AL FAVORITO
LANDA
FORNI DI SOPRA: L'INDIANO STANY SI IMPONE NELL'OPEN ALLO SPRINT
FINALE
TEPLICE (REPUBBLICA CECA): IL RUSSO TUROV BEFFA KAMIL DRAGUN
NELL'OPEN
KAZAN (RUSSIA): VADIM MOISEENKO SU TUTTI NEL MEMORIAL RASHID
NEZHMETDINOV
PRAGA (REPUBBLICA CECA): IVANCHUK SUPERA 7,5-4,5 NAVARA NELLO
CEZ TROPHY
BUDAPEST (UNGHERIA): FEDERICO MANCA PRIMO NEL TORNEO FIRST
SATURDAY
“NORME FATTE ED ELO RAGGIUNTO”: BRAGA ALLE VIE LEGALI PER IL
TITOLO GM
ROMA: PAGNONCELLI E GODENA ALLA “FESTA” DEL CONI CON SERGIO
MATTARELLA
Scarica le partite in formato .PGN zippato
STAVANGER: ARONIAN SUPERA TUTTI NELLA NORWAY CHESS, DEBACLE DI CARLSEN
Continua il
momento d'oro di Levon Aronian. L'asso armeno, che in aprile aveva dominato
la Grenke Chess Classic davanti a Carlsen e Caruana, ha messo tutti in riga
anche a Stavanger vincendo la quinta edizione della Norway Chess, disputata
dal 5 al 17 giugno. Il torneo norvegese (media Elo 2797, 22ª categoria Fide)
potrebbe a ragione essere definito uno dei più forti della storia, dal
momento che ai nastri di partenza c'erano dieci dei primi dodici giocatori
al mondo, fra i quali i primi sette.
Aronian si è
trovato nei guai in una sola partita, al terzo turno contro Giri, quando è
rimasto con soli due minuti e nessun incremento per giocare 12 mosse. Dopo
averla scampata, l'armeno si è preso il lusso di sconfiggere Magnus Carlsen,
Vladimir Kramnik e Sergey Karjakin nei successivi quattro turni, chiudendo
infine solitario e imbattuto con 6 punti su 9. La vittoria di Aronian contro
Carlsen si può definire, almeno per ora, la partita dell'anno, infarcita di
sacrifici che hanno alla lunga piegato la resistenza del campione del mondo.
Aronian, che è risalito al quarto posto in lista Fide con un rating di 2809,
ha attribuito la sua recente buona forma al fatto di essere «più concentrato
e di voler vincere di più».
Solo Hikaru
Nakamura, leader nella prima parte del torneo, ha conteso il primo posto ad
Aronian fino all'ultimo, ma il ko conclusivo contro Fabiano Caruana non gli
ha permesso di andare oltre il secondo posto con 5 punti alla pari con
Vladimir Kramnik, autore di una prova senza compromessi, con tre vittorie e
due sconfitte nel ruolino di marcia. Quarti a 4,5 si sono piazzati Caruana,
Wesley So e Anish Giri, mentre Carlsen ha sofferto la sua seconda debacle in
tre anni nella Norway Chess, perdendo con Aronian e Kramnik e
classificandosi penultimo nel gruppetto a 4, insieme a Maxime
Vachier-Lagrave e Vishy Anand.
Al termine del
torneo Carlsen ha fatto un'ammissione scioccante, dichiarando di aver
mancato di fiducia in se stesso e di concentrazione: «Fondamentalmente so di
essere capace do giocare, ma non sono così convinto della mia capacità di
vincere le partite. Il mio istinto nel blitz è ancora buono, ma a cadenza
classica penso troppo». In effetti l'evento era iniziato nel migliore dei
modi per Magnus, che aveva dominato con 7,5 punti su 9 il torneo lampo
valido per l'assegnazione dei numeri di sorteggio, staccando di due
lunghezze Nakamura e Aronian e battendo l'armeno nello scontro diretto.
Alla fine del
torneo Carlsen è sceso in graduatoria Fide al punteggio più basso degli
ultimi sette anni, 2822, solamente +10 rispetto a Kramnik e +12 di So. È
ovviamente troppo presto per dire che l'era di Carlsen sta per finire, ma è
ormai da un anno che il norvegese non vince un torneo a cadenza classica.
Dopo i modesti risultati di quest'anno a Wijk aan Zee, Baden-Baden e
Stavanger, dopo la sua difficoltosa difesa del titolo mondiale contro
Karjakin, può darsi semplicemente che Carlsen non incuta più grande timore
ai suoi rivali.
Sito ufficiale:
http://norwaychess.no/en/
Classifica
finale: 1° Aronian 6 punti su 9; 2°-3° Nakamura, Kramnik 5; 4°-6°
Caruana, So, Giri 4,5; 7°-9° Vachier-Lagrave, Anand, Carlsen 4; 10° Karjakin
3,5
MINSK (BIELORUSSIA): MATLAKOV CAMPIONE EUROPEO, VOCATURO MIGLIOR AZZURRO
Il superGM russo
Maxim Matlakov si è aggiudicato l'edizione 2017 del campionato europeo
individuale, ospitata a Minsk, in Bielorussia, dal 31 maggio al 10 giugno.
Matlakov ha concluso imbattuto con 8,5 punti su 11, superando per spareggio
tecnico il superGM georgiano Baadur Jobava e il connazionale Vladimir
Fedoseev. I tre sono saliti sul podio spuntandola su una concorenza
impressionante: fra i 395 giocatori ai nastri di partenza, in rappresentanza
di 38 Paesi, c'erano infatti 170 GM (!), la metà esatta dei quali con un
rating superiore a 2600; in gara anche nove giocatori del “club dei 2700”,
ovvero, oltre a Matlakov e Jobava, il ceco David Navara, i russi Dmitry
Andreikin e Dmitry Jakovenko, gli ucraini Yuriy Kryvoruchko e Ruslan
Ponomariov, l'ungherese Peter Leko, e l'azerbaigiano Arkadij Naiditsch. Il
motivo per cui tanti colossi hanno deciso di scornarsi fra loro va
probabilmente ricercata nel fatto che il torneo metteva in palio 22 posti
per la Coppa del Mondo 2017.
Nonostante il suo
rating a un'età ancora giovane, 26 anni, molti potrebbero non conoscere il
nome di Matlakov. Prima del titolo europeo il suo alloro più prestigioso era
stato forse la medaglia d'oro al Mondiale U18 nel 2009. La vittoria più
importante del giocatore russo a Minsk è stata senz'altro quella ottenuta al
decimo turno contro il GM inglese David Howell, che conduceva il torneo in
solitaria; all'ultimo una combattuta patta contro Jobava gli ha permesso di
chiudere i vetta.
Quanto agli altri
due co-leader, Jobava e Fedoseev, entrambi hanno percorso una via più
accidentata per raggiungere il podio. Il georgiano ha perso al secondo e al
terzo turno, sciupando due ottime posizioni, prima di vincere sette partite
consecutive, un risultato che ha richiamato l'impresa di Caruana alla
Sinquefield Cup 2014. Fedoseev ha perso a propria volta due partite di fila
al quinto e al sesto turno, chiudendo la sua prova con una serie di cinque
vittorie e agguantando il bronzo in extremis. In quarta posizione a quota 8
ha chiuso fra gli altri il favorito Navara, mentre gli altri over 2700 hanno
faticato non poco, mancando la qualificazione, a testimonianza del livello
estremamente elevato della competizione.
Alla cerimonia di
chiusura sono state premiate fra l'altro le tre migliori donne e i tre
migliori senior, malgrado esistano competizioni apposite che assegnano i
titoli a queste “categorie”; la GMf russa Olga Girya ha conquistato l'oro
femminile davanti alla MI tedesca Elisabeth Paehtz e alla connazionale GMf
Aleksandra Goryachkina, mentre fra gli over 50 il migliore è stato il GM
georgiano Zurab Sturua, seguito dall'azzurro Michele Godena e dal GM
israeliano Ram Soffer.
A proposito di
italiani, quattro in gara, il miglior piazzamento lo ha ottenuto il GM
Daniele Vocaturo, che ha rimediato nel finale a una prova altrimenti
piuttosto opaca: giunto a 3,5 su 7, con tre vittorie e altrettante
sconfitte, IL 27enne romano ha chiuso con un parziale di 3,5 su 4,
totalizzando dunque 7 punti su 11 e classificandosi 66°. Godena, dal canto
proprio, ha saputo sconfiggere con il Bianco avversari di assoluto valore
quali il russo Mikhail Kobalia e il turco Dragan Solak, ma non ha vinto
neppure una partita col Nero, colore con il quale, all'ultimo turno, è stato
sconfitto proprio da Vocaturo nell'unico derby azzurro andato in scena a
Minsk: si è così piazzato 141° a 6, guadagnando comunque 3,5 punti Elo.
La miglior
performance tra gli azzurri, ad ogni modo, l'ha realizzata il 17enne Luca
Moroni: 181° a 5,5, il giovane brianzolo ha affrontato solo grandi maestri,
con un rating medio di 2600, partendo a razzo con 2,5 su 3, ma chiudendo
purtroppo con 0,5 su 3; fra le sue vittime l'israeliano Ilia Smirin, Elo
2676. Moroni ha guadagnato 22 punti Elo, attestandosi intorno ai 2470 nel
live rating: deve raggiungere i 2500 per la ratifica del titolo GM, avendo
già realizzato le tre norme necessarie. A quota 5,5, 211°, ha chiuso anche
il 19enne MI montebellunese Pier Luigi Basso, autore di una prova condita di
alti e bassi, impreziosita però con la vittoria ottenuta al primo turno
contro l'ucraino Anton Korobov, Elo 2688.
Risultati:
http://chess-results.com/tnr280959.aspx
Classifica
finale: 1°-3° Matlakov, Jobava, Fedoseev 8,5 punti su 11; 4°-14°
Fridman, Cheparinov, Motylev, Duda, Navara, Howell, Kravtsiv, Areshchenko,
Bluebaum, Grachev, Kunin 8; 15°-38° Bok, Jones, Dubov, Bacrot, Melkumyan, D.
Mastrovasilis, S. Zhigalko, Artemiev, Rodshtein, Aleksandrov, Tomashevsky,
Erdos, Kuzubov, Lenic, Riazantsev, Martirosyan, Sutovsky, Yilmaz,
Ponomariov, Ter-Sahakyan, Sargissian, Movsesian, Berkes, Hakobyan 7,5; ecc.
MEDELLIN (COLOBIA): SAMUEL SEVIAN LA SPUNTA NEL CAMPIONATO AMERICANO
La stella di
Samuel Sevian brilla sempre più nel firmamento degli scacchi statunitensi.
Sedici anni, grande maestro da più di due e mezzo, Sevian ha aggiunto un
prestigioso trofeo alla sua bacheca, aggiudicandosi l'edizione 2017 del
campionato continentale americano, disputata a Medellin (Colombia) dal 10 al
18 giugno. Numero otto di tabellone, il giovane prodigio made in Usa ha
concluso imbattuto in vetta con 8,5 punti al termine di undici
combattutissimi turni di gioco, superando al fotofinish altri sette
giocatori: i peruviani Jorge Cori ed Emilio Cordova, i paraguaiani Neuris
Delgado e Axel Bachmann, i cubani Lazaro Bruzon e Yusnel Bacallao e
l'argentino Diego Flores. Il torneo, in effetti, sembrava destinato ad altro
esito, quando al penultimo turno due risultati hanno mischiato le carte in
tavola: Cori, che era partito con 7,5 su 8 e si trovava ancora in vetta
solitario con 8 su 9, ha perso col Bianco contro Cordova, campione uscente,
mentre Sevian ha battuto Delgado, che era l'unico a inseguire da vicino il
battistrada. Quattro giocatori si sono quindi trovati a condividere la vetta
con 8 punti prima dell'ultimo turno, seguiti da ben dieci a 7,5; Cori e
Sevian hanno pattato fra loro, mentre Cordova ha sciupato contro Flores una
ghiotta occasione di vincere e bissare il successo del 2016, spartendo a
propria volta il punto. Sevian si è così aggiudicato il titolo, beffando
Cori per il quarto criterio di spareggio tecnico (!). Alla manifestazione,
che metteva in palio sei posti per la prossima Coppa del mondo, hanno preso
parte 256 giocatori in rappresentanza di diciannove Paesi, fra i quali
ventinove GM (otto over 2600) e quarantadue MI.
Risultati:
http://chess-results.com/tnr286140.aspx
Classifica
finale: 1°-8° Sevian, J. Cori, Delgado, Bachmann, Cordova, Bruzon,
Bacallao, Flores 8,5 punti su 11; 9°-15° Fier, Kovalyov, Iturrizaga,
Hungaski, Ramirez, Vera Siguenas, Kaidanov 8; ecc.
PORTO MANNU: RAMBALDI FA CENTRO NELL'OPEN DAVANTI AL FAVORITO LANDA
Il 18enne GM
milanese Francesco Rambaldi si è aggiudicato la nona edizione dell'open
internazionale Capo d'Orso, ospitata dal 3 al 10 giugno nella consueta sede
del Residence Hotel Porto Mannu. Alla manifestazione, che ha portato nella
località in provincia di Olbia 115 giocatori i rappresentanza di 12 Paesi,
si sono presentati ai nastri di partenza 6 grandi maestri e 5 maestri
internazionali. Numero uno di tabellone era il GM russo Konstantin Landa,
già vincitore dell'edizione 2015, seguito dagli azzurri Sabino Brunello e
Rambaldi; quest'ultimo, al momento studente dell'università di Saint Louis
(Usa), non giocava in Italia dall'Open di Bergamo del luglio 2016, dove si
era imposto davanti al GM tedesco Daniel Fridman.
Tra i papabili al
successo figuravano anche i meno giovani – ma sempre forti – GM Klaus
Bischoff (Germania) e Mihail Marin (Romania), nonché il ventenne svizzero
Noël Studer, in attesa di ratifica del titolo GM. Tuttavia la partita
decisiva per la vittoria finale è stata probabilmente quella del settimo
turno tra Rambaldi e Brunello; per liberarsi dalla pressione posizionale il
GM bergamasco ha pensato a lungo e, quando era riuscito a districarsi sulla
scacchiera, si è ritrovato incalzato dall'orologio e ha commesso un errore
di calcolo che gli è costato la partita. Alla vigilia dell'ultimo turno
Rambaldi era solo al comando con 6,5 su 8: una patta col Nero contro
Bischoff gli è bastata per chiudere in vetta a quota 7, superando per
spareggio tecnico Landa.
Una pattuglia di
due italiani, due tedeschi e uno svizzero ha concluso a quota 6,5; applausi
per Sabino Brunello, che è salito sul terzo gradino del podio, ma anche se
non soprattutto al quindicenne Francesco Sonis, che ha sfiorato la norma di
grande maestro. Con questa performance, che porterà il suo Elo a quota 2462,
il giovanissimo MI di Oristano si conferma come una delle più belle promesse
dello scacchismo italiano. All'ultimo turno, facendo meglio del pronostico,
si sono inseriti nel gruppetto a 6 punti il maestro bolognese Giulio
Calavalle e la MFf napoletana Mariagrazia De Rosa, quest'ultima sconfiggendo
con un gioco energico il GM russo Sergei Beshukov. De Rosa è stata invitata
a Porto Mannu, insieme alla MFf barlettana Alessia Santeramo, per
rappresentare i colori della squadra Caissa Italia Pentole Agnelli, che ha
esordito giusto un mese prima ai campionati italiani femminili a squadre
conquistando lo scudetto.
Le attrattive
della Sardegna e la bellezza del mare della piccola baia su cui si affaccia
il Residence Hotel Porto Mannu hanno ricreato quel clima vacanziero,
cosmopolita e al tempo stesso famigliare che negli anni ha sancito il
successo della manifestazione e che di sicuro si rinnoverà con la decima
edizione, già annunciata dal 2 al 9 giugno 2018.
Sito ufficiale:
http://portomannu.caissa.it/
Classifica
finale: 1°-2° Rambaldi, Landa 7 punti su 9; 3°-7° Brunello, Bischoff,
Sonis, Maier, Baenziger 6,5; 8°-14ª Marin, Studer, Guttenthaler, Deglmann,
Loew, Calavalle, De Rosa 6; ecc.
FORNI DI SOPRA: L'INDIANO STANY SI IMPONE NELL'OPEN ALLO SPRINT FINALE
Il 24enne MI
indiano G.A. Stany ha vinto allo sprint finale l'ottava edizione dell'open
internazionale “Forni di Sopra” (Udine), disputata dal 10 al 17 giugno.
Stany, numero tre di tabellone, si è imposto in solitaria e imbattuto nel
torneo A, riservato agli over 2000, con 7 punti su 9: decisivi sono stati
gli ultimi due turni, nei quali l'indiano ha sconfitto prima il MI
maceratese Fabio Bruno e poi il GM ecuadoregno Franco Carlos Matamoros, che
si trovava solo al comando. Dietro al vincitore tre giocatori hanno spartito
il secondo posto a quota 6,5: il già citato Matamoros, il MI indiano Mhamal
Anurag e il MI milanese Fabrizio Bellia, che si è laureato miglior italiano
in gara grazie con vittorie e tre pareggi – perdendo solamente al quinto
turno con il favorito GM spagnolo Oleg Korneev. Quest'ultimo, complici i
troppi pareggi e la sconfitta subita al settimo turno per mano del GM
tedesco Arkadij Rotstein, non è riuscito a restare in corsa per il podio e
si è dovuto accontentare del quinto posto (6° per spareggio tecnico) nel
gruppo a 6, composto tra gli altri anche da Rotstein e Bruno.
Nell'Open B il
padovano Alessio Simonetto, classe 2000, ha vinto al fotofinish con 7 punti
su 9, superando per spareggio tecnico Ferdinando Colombo di Monza-Brianza e
il palermitano Marco Tricoli, anche lui classe 2000. Solo quarto a 6,5 il
favorito Julian T. Farrand, inglese, rallentato nella corsa al primo posto
dalle due sconfitte subite per mano di Simonetto e Colombo rispettivamente
al quarto e al sesto turno.
Nell'Open C il
favorito Albin Kofler, di Bolzano, ha rispettato il pronostico, superando
per spareggio tecnico il trevigiano Martin Ridolfo, classe 2004, che come
lui ha totalizzato 6 punti su 8. I trevigiani Andrea Petrella, classe 2002,
e Dennis Posocco, classe 2000, hanno spartito il terzo posto a quota 5,5.
Il 15 giugno si è
disputato anche un torneo lampo, cadenza 5 minuti più 3 secondi per mossa,
vinto dal giovanissimo cagliaritano Matteo Pitzanti, classe 2002, che ha
superato per spareggio tecnico il MF tedesco Christof Herbrechtsmeier e
l'austriaco Robert Achleitner dopo che i tre avevano totalizzato 6 punti su
7. All'evento a cadenza classica hanno preso parte 131 giocatori,
provenienti da sedici Paesi diversi, tra cui quattro grandi maestri e 11
maestri internazionali.
Risultati:
http://www.scacchirandagi.com/FORNI2017/Forni2017.htm
Classifiche
finali
Open A: 1°
Stany 7 punti su 9; 2°-4° Matamoros, Anurag, Bellia 6,5; 5°-8° Rotstein,
Korneev, Bruno, Henderson 6; 9°-13° Castellanos, Basso, Naumkin, Vezzosi,
Kiefer 5,5; ecc.
Open B:
1°-3° Simonetto, Colombo, Tricoli 7 punti su 9; 4° Farrand 6,5; 5°-8°
Bossoni, Voet, Sartor, Picco 6; 9°-14° Dallaglio, Grimaldi, Tomio, Rossi,
Haelsig, Carnicelli 5,5; ecc.
Open C:
1°-2° Kofler, Ridolfo 6 punti su 8; 3°-4° Petrella, Posocco 5,5; 5°-6° La
Franca, Sambo 5; 7°-10° Degaudenz, Bossoni, Bianchini, Spinella 4,5; 11°-14°
Inglese, Ziberna, Rouw, Licandro 4; ecc.
TEPLICE (REPUBBLICA CECA): IL RUSSO TUROV BEFFA KAMIL DRAGUN NELL'OPEN
Il GM russo Maxim
Turov si è aggiudicato l'edizione 2017 dell'open internazionale di Teplice
(Repubblica Ceca), disputata dal 10 al 18 giugno. Turov si è imposto in
solitaria con 7,5 punti su 9, perdendo solo al quarto turno con il MF
inglese Ezra Kirk, sconfitta da cui si è ripreso egregiamente, collezionando
4,5 punti nei cinque turni successivi. Dietro di lui cinque GM hanno
spartito il secondo posto a 7: Kamil Dragun (Polonia), Tamir Nabaty
(Israele), favorito della vigilia, Jiri Stocek e Igors Rausis (Repubblica
Ceca) e Mazime Lagarde (Francia). Tra loro, gli unici ad aver subito una
sconfitta sono stati Dragun, fermato all'ultimo turno da Turov, e Stocek,
che ha perso lo scontro diretto del quarto turno con il GM ceco Vlastimil
Babula. Al torneo hanno preso parte 166 giocatori, provenienti da 26 Paesi
diversi, tra cui 14 grandi maestri e 17 maestri internazionali.
Risultati:
http://chess-results.com/tnr264656.aspx
Classifica
finale: 1° Turov 7,5 punti su 9; 2°-6° Dragun, Nabaty, Stocek, Rausis,
Lagarde 7; 7°-13° Hnydiuk, Sengupta, Vorobiov, Demuth, Stachowiak, Ahlander,
Andreev 6,5; ecc.
KAZAN (RUSSIA): VADIM MOISEENKO SU TUTTI NEL MEMORIAL RASHID NEZHMETDINOV
Il MI russo Vadim
Moiseenko ha vinto la 39ª edizione del Memorial Rashid Nezhmetdinov,
disputata a Kazan, in Russia, dal 30 maggio al 9 giugno. Moiseenko si è
piazzato al primo posto con 7 punti su 9 superando per spareggio tecnico i
connazionali GM Daniil Lintchevski e MI Zhamarsan Tsydypov; dei tre
Lintchevski è stato l'unico a concludere imbattuto, avendo fra l'altro
battuto il vincitore al settimo turno. Dietro al trio di vetta un nutrito
gruppo guidato dal GM russo Dmitry Kokarev, favorito della vigilia, ha
spartito il secondo posto a quota 6,5. A margine del torneo principale si è
svolto anche un rapid a cadenza di 15 minuti più 5 secondi per mossa, vinto
dal GM russo Alxander Morozevich, che l'ha spuntata per spareggio su
Tsydypov dopo che entrambi avevano totalizzato 8,5 su 11; il GM russo Artyom
Timofeev si è piazzato terzo alla guida di un nutrito gruppo a quota 8. Al
torneo a cadenza classica hanno preso parte 118 giocatori, provenienti da
quattro Paesi diversi, mentre al rapid hanno preso parte 139 giocatori da
tre Paesi.
Sito ufficiale:
http://www.tat-chess.ru/
Classifica
finale: 1°-3° Moiseenko, Lintchevski, Tsydypov 7 punti su 9; 4°-11°
Kokarev, Timofeev, Pridorozhni, Yudin, Maiorov, Golubov, Shyam, Frolyanov
6,5; ecc.
PRAGA (REPUBBLICA CECA): IVANCHUK SUPERA 7,5-4,5 NAVARA NELLO CEZ TROPHY
Nemo propheta in
patria. Per il sesto anno consecutivo il superGM David Navara non è riuscito
nell'impresa di aggiudicarsi lo Cez Trophy, ovvero il match che vede
impegnato il numero uno ceco contro un avversario di caratura mondiale,
giunto ormai alla quindicesima edizione e organizzato come sempre a Praga
(dal 15 al 17 giugno). Stavolta Navara se l'è dovuta vedere, in dodici
partite a cadenza rapida, contro il campione mondiale di specialità, ovvero
l'ucraino Vassily Ivanchuk. La sfida si è messa subito male per il padrone
di casa, costretto a rincorrere fin dalla seconda partita; dopo aver chiuso
in vantaggio 4-2 al giro di boa, Chuky ha subito l'unico ko nella settima
del match, per poi chiudere virtualmente i conti con due vittorie
consecutive che hanno tagliato le gambe a Navara. I tre pareggi conclusivi
hanno fissato il risultato sul 7,5-4,5, confermando come il trofeo sia
stregato per il numero uno ceco: la sua ultima vittoria del titolo risale al
2011, contro l'armeno Sergei Movsesian.
Sito ufficiale:
https://praguechess.cz/index.php?langue=en
BUDAPEST (UNGHERIA): FEDERICO MANCA PRIMO NEL TORNEO FIRST SATURDAY
Sono trascorsi 27
anni dal suo anno d'oro, il 1990, quando guadagnò la medaglia di bronzo come
seconda riserva alle Olimpiadi, si piazzò secondo al campionato italiano e
ottenne il titolo MI. Il padovano Federico Manca però sa ancora graffiare e
lo ha dimostrato nel torneo GM del tradizionale “First Saturday”, disputato
a Budapest (Ungheria) dal 3 all'11 giugno. Manca si è imposto in solitaria
con 6 punti su 9: nella sua corsa al primo posto ha vinto cinque partite e
ne ha perse due, combattendo in ogni partita. Dietro di lui, il GM slovacco
Mikulas Manik è salito sul secondo gradino del podio alla guida del gruppo a
quota 5,5, composto anche dal MI australiano Junta Ikeda, dal GM serbo
Zlatko Ilincic e dal MI australiano Justin Tan. La competizione aveva un
rating medio di 2409 (7 categoria Fide) e l'azzurro ha realizzato una
performance di 2535, guadagnando 17 punti Elo.
Nel gruppo MI,
invece, il favorito MI ucraino Artur Frolov ha rispettato il pronostico
piazzandosi al primo posto in solitaria e imbattuto con 7,5 punti su 9,
staccando di una lunghezza e mezza il suo avversario più diretto,
l'ungherese Vilmos Balint; terzo a 5,5 il MI serbo Vladimir Kasan, che ha
superato per spareggio tecnico la MFf indonesiana Anastasia Citra Dewi
Ardhiani.
Risultati:
http://www.chess-results.com/tnr284895.aspx
Classifiche
finali
Torneo GM:
1° Manca 6 punti su 9; 2°-5° Manik, Ikeda, Ilincic, Tan 5,5; 6° Cuhendi 5;
7° I. Farago 4,5; 8° Li 3,5; 9° Havasi 3; 10° Esserman 1 (ritirato)
Torneo MI:
1° Frolov 7,5 punti su 9; 2° Balint 6; 3°-4ª Klasan, Citra Dewi Ardhiani
5,5; 5° Vardan 4,5; 6° Lyell 4; 7ª Pujari 3,5; 8°-9° S. Farago, Sahil 3; 10ª
Paramzina 2,5
“NORME
FATTE ED ELO RAGGIUNTO”: BRAGA ALLE VIE LEGALI PER IL TITOLO GM
Il MI
italo-argentino Fernando Braga è ricorso alle vie legali nei confronti della
Fide nel tentativo di ottenere il titolo di grande maestro. In effetti Braga
ha soddisfatto in passato tutti i criteri per il titolo, ma questo non gli è
stato mai riconosciuto. La questione non è tuttavia così semplice. Per farla
breve, ciò che, sulla carta, serve per diventare GM sono le tre norme e il
raggiungimento della soglia dei 2500. Le norme devono essere realizzate
giocando almeno 27 partite – per le Olimpidi una norma conta come venti
partite – e non è necessario che l'Elo di 2500 venga pubblicato: in pratica
può anche essere stato raggiunto solo nel live rating.
Braga, che da
anni gioca per l'Italia, sembra avere tutte le carte in regola affinché il
suo titolo venga ratificato, ma la Fide non sembra pensarla allo stesso
modo. Braga aveva realizzato due norme GM alle Olimpiadi di Manila nel 1992
e all'open di Malaga del 2000. A queste, però, andrebbero aggiunte le due
norme ottenute rispettivamente al Radio Rebele del 1984 e al torneo dei
Opatjia del 1986. Secondo il suo avvocato, il GM Michael Hoffman, anche
queste due norme sono state allegate al modulo di richiesta per il titolo,
ma la Fide non sembra averne trovato traccia. Werner Stubenvoll, che si
occupa di gestire le richieste per la Fide, ha raccontato a chess.com di non
aver avuto comunicazione di queste altre due norme. Sia come sia, due norme
dovrebbero comunque bastare, visto che Braga ne ha ottenuta una alle
Olimpiadi.
Verso la fine
degli anni '90, poi, il giocatore italo-argentino aveva raggiunto un picco
di 2500, guadagnando oltre 30 punti Elo nelle edizioni 1998 e 1999 dell'Open
di Mar del Plata, ma quei punti in più non sono mai stati registrati perché
la Fide non ha mai ricevuto i documenti relativi dagli organizzatori del
torneo. Nonostante questo, Braga ha ricevuto tutta la documentazione
relativa alle sue norme e dalla sua parte ci sono anche le conferme, da
parte di due arbitri internazionali, riguardo al raggiungimento di quota
2500.
La Fide, però, ha
respinto le argomentazioni di Braga, rilevando anzitutto come la regola
della “doppia norma” alle Olimpiadi, nata nel 2005, non sia retroattiva; per
quel che riguarda i tornei del 1998/1999 «il signor Braga ci ha fornito le
classifiche finali»,
ha spiegato Stubenvoll,
«ma
noi avremmo dovuto ricevere questa documentazione dalla Federazione
argentina, cosa che non è mai avvenuta».
Inoltre, secondo il regolamento Fide tutte le norme ottenute prime del
luglio 2005 dovevano essere ratificate entro il luglio 2013 altrimenti non
sarebbero più state valide.
A complicare
ulteriormente le cose, però, c'è anche la promessa di un titolo “under
rating conditions” conferito a Braga durante l'assemblea generale di Tallin
del 2013 dall'allora Presidente della Commissione di Qualificazione,
Ignatius Leong, dietro il pagamento di 330 euro. Nel frattempo, però, Leong
è stato esonerato dal ricoprire cariche ufficiali per conto della Fide ed è
stato sostituito da Stubenvoll, che sostiene di non aver trovato alcuna
documentazione riguardo al titolo “under rating conditions” conferito a
Braga dal suo predecessore. L'avvocato del giocatore ha spiegato a chess.com
che «i problemi con la Fide sono iniziati nel 2014. Possiamo affermare con
certezza che i motivi del rifiuto da parte della Federazione siano
esclusivamente politici».
Anche il GM
israeliano Emil Sutovsky, presidente dell'ACP, il “sindacato” dei
professionisti degli scacchi, ha commentato sul suo profilo Facebook come la
questione appaia «molto insolita. Non ho abbastanza informazioni per
prendere le parti di uno o dell'altro contendente, ma credo che la Fide
debba essere coerente nel suo comportamento. Ha ratificato titoli GM a
dozzine di giocatori che hanno hanno ottenuto le norme in tornei appositi.
Alcune di queste sono state confermate, altre erano solo sulla carta. E la
Fide non se n'è mai preoccupata; qui può avere ragione da un punto di vista
tecnico, ma sarebbe bello che facesse una questione di principio, come in
questo caso, anche in altre occasioni. Questa selettività è davvero
fastidiosa».
ROMA: PAGNONCELLI E GODENA ALLA “FESTA” DEL CONI CON SERGIO MATTARELLA
C'erano anche gli
scacchi alla giornata in cui il presidente della Repubblica Sergio
Mattarella ha incontrato nella sede del Coni a Roma, all’interno dello
Stadio dei Marmi, i vertici dello sport italiano. All’evento, che ha avuto
luogo lunedì 12 giugno, sono stati invitati tutti i presidenti delle
Federazioni affiliate al Coni e per ciascuna un atleta ritenuto
particolarmente rappresentativo: la FSI era quindi rappresentata dal
presidente Gianpietro Pagnoncelli, mentre la scelta dell’atleta è caduta sul
GM Michele Godena, più volte campione italiano, più volte azzurro nella
Nazionale, sicuramente uno dei giocatori italiani più stimati e apprezzati
in tutto il mondo.
Alla giornata non
erano presenti solo i rappresentante di tutte le discipline inserite nel
Comitato Olimpico, dalle Federazioni Sportive Nazionali e Paralimpiche agli
Enti di Promozione Sportiva, ma anche tanti personaggi di spicco dello sport
nazionale, autorità e atleti in attività o del passato appartenenti a tutte
le discipline.
Mattarella è il
primo capo di Stato a far visita alla sede ufficiale del Coni e nel suo
discorso ha rimarcato il ruolo fondamentale dello sport nella vita sociale
di tutti e dell'Italia in particolare: «Questo incontro intende riaffermare
non soltanto i valori dello sport, ma la sua importanza, ampia e crescente,
nella società, nella formazione dei giovani, nello sviluppo equilibrato
delle persone e delle nostre comunità»,
ha detto fra l'altro il presidente della Repubblica.
Fonte:
http://www.federscacchi.it/
|