NUMERO
887
(12 settembre 2017)
INDICE
COPPA DEL MONDO: FUORI CARLSEN E CARUANA, SCOPPIA IL “CASO” DEI
BERMUDA
TRIESTE: VINCE L'UNGHERESE CSABA HORVATH, NORMA MI PER ALBERTO
BARP
AMANTEA: L'UCRAINO GASANOV IN SOLITARIA, NORMA MI PER PESCATORE
KHOMEIN (IRAN): IL CROATO MARIN BOSIOCIC IN SOLITARIA NELLA
AFTAB CUP
INNSBRUCK: SUCCESSO PER IL LETTONE MESKOVS, DENIS ROMBALDONI
QUARTO
CESENATICO: AZER MIRZOEV RISPETTA IL PRONOSTICO, CALAVALLE
TERZO
IMPERIA: IL FRANCESE LEGKY DOMINA IL FESTIVAL, OMAR STOPPA
SECONDO
PINZOLO: IL CESENATE CASADEI SI CONFERMA CAMPIONE ITALIANO NON
VEDENTI
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COPPA DEL MONDO: FUORI CARLSEN E CARUANA, SCOPPIA IL “CASO” DEI BERMUDA
Un'ecatombe di
big, incluso Magnus Carlsen, e un polverone per un paio di bermuda. Queste
le notizie salienti dei primi tre turni di Coppa del mondo, in corso a
Tbilisi (Georgia) fino al 27 settembre.
Iniziamo dagli
scacchi giocati, che riguardano ormai solo 16 dei 128 giocatori che si erano
presentati ai nastri di partenza. Dopo un turno iniziale senza sorprese di
spicco, eccezion fatta per l'uscita di scena dell'ucraino Pavel Eljanov (Elo
2734) ad opera dello statunitense Alex Lenderman (2565), nel secondo sono
cadute le prime teste davvero illustri: su tutte quelle dell'indiano ed ex
campione del mondo Vishy Anand, del russo Sergey Karjakin, vincitore della
Coppa nel 2015, e dell'azerbaigiano Shakhriyar Mamedyarov, numero 6 di
tabellone, eliminati rispettivamente dal canadese Anton Kovalyov (tenete a
mente questo nome), dal connazionale Daniil Dubov e dall'ucraino Yuriy
Kuzubov. Tra i nomi eccellenti, spesso protagonisti nel circo delle star,
sono finiti fuori dai giochi anche i cinesi Yi Wei e Yangyi Yu, il polacco
Radoslaw Wojtaszek, l'indiano Pentala Harikrishna, l'azerbaigiano Teimour
Radjabov e l'inglese Michael Adams. Una bella carneficina, insomma, ma teste
ancora più eccellenti sono rotolate a terra nel terzo turno: qui infatti il
campione del mondo Magnus Carlsen, favorito della vigilia, è stato
surclassato 1,5-0,5 dal cinese Xiangzhi Bu, mentre Fabiano Caruana, Vladimir
Kramnik e Hikaru Nakamura hanno ceduto il passo ad avversari meno quotati,
ma tutt'altro che ignoti: il russo Evgeny Najer, l'ucraino Vassily Ivanchuk
e il russo Vladimir Fedoseev.
Gli ottavi di
finale, dove sono giunte solo tre delle prime otto teste di serie, vedono
dunque di fronte: Bu-Svidler, Vachier Lagrave-Grischuk, Ivanchuk-Giri,
Aronian-Dubov, So-Jobava, Fedoseev-Rodshtein, Najer-Rapport e H. Wang-Ding
(unico derby del turno fra due dei tre cinesi rimasti in gara).
E passiamo al
“caso” dei bermuda, che ha visto protagonisti il sopra citato Kovalyov,
ovvero colui che indossava il capo d'abbigliamento, e l'organizzatore
dell'evento, il georgiano Zurab Azmaiparashvili, personaggio di spicco in
seno alla Fide, già più volte finito nell'occhio del ciclone per vicende non
proprio edificanti (un presunto torneo fantasma da lui organizzato e vinto
nel 1995 per “gonfiarsi” l'Elo e un presunto caso di molestie sessuali nel
2007 in Messico).
Ebbene,
all'inizio del terzo turno il giocatore canadese, che già aveva indossato i
bermuda nei suoi match vittoriosi contro lo statunitense Varuzhan Akobian e
Anand, senza che nessun arbitro gli dicesse nulla e senza alcuna protesta da
parte dei suoi avversari, è stato avvicinato dal capo del collegio
arbitrale, Tomasz Deluga, dieci minuti prima che iniziasse la sua partita
contro l'israeliano Maxim Rodshtein; il direttore di gara ha chiesto a
Kovalyov di andarsi a cambiare, in quanto i bermuda avrebbero violato, a suo
dire, il codice di abbigliamento che i partecipanti al torneo erano tenuti a
rispettare da contratto.
Dopo di lui,
però, a far la voce grossa e a ribadire il concetto in maniera non proprio
gentile, secondo quanto scritto da Kovalyov sul suo profilo Facebook, è
intervenuto Azmaiparashvili: «È stato molto aggressivo, mi ha urlato contro
e ha usato l'appellativo razziale “zingaro” per insultarmi, oltre a ribadire
diverse volte che sarei stato punito dalla Fide», ha raccontato il canadese.
«Gli ho risposto che avevo chiesto alla precedente Coppa del mondo se quello
che indossavo fosse ok e mi era stato detto di sì da qualcuno
dell'organizzazione. Zurab, in modo impetuoso, mi ha detto che non gli
interessava, che adesso era lui l'organizzatore. A questo punto ero
veramente arrabbiato, ma ho cercato di non fare niente di stupido e gli ho
chiesto perché fosse così aggressivo con me e lui mi ha risposto: “perché
sei uno zingaro”».
«Quindi
immaginate: il turno sta per iniziare, sono stato bullizzato
dall'organizzatore del torneo, che mi ha assicurato che sarei stato punito
dalla Fide, mi ha urlato contro e usato un appellativo razziale per
insultarmi. Cosa avreste fatto nella mia situazione? Penso che molte persone
avrebbero dato un pugno in faccia a questa persona o almeno l'avrebbero
insultata. Io ho deciso di abbandonare l'evento».
Azmaiparashvili
in seguito non ha neppure provato a negare di aver usato il termine
“zingaro” nei confronti di Kovalyov, ma ha aggiunto che il suo non voleva
essere un insulto razziale, ma un modo per dire che il canadese, abbigliato
in quel modo, sembrava un senzatetto (!).
Comunque sia
andata e quali che siano stati i toni, quel che è certo è che, dopo il
faccia a faccia con l'organizzatore, Kovalyov è uscito dalla sala di gioco
per non farvi più ritorno; così, dopo 15 minuti dall'inizio del turno,
Rodshtein si è visto assegnare il punto e il giorno successivo ha di nuovo
vinto senza muovere un pezzo. Di certo vi è però anche un altro fatto: il
“codice di abbigliamento” cui hanno fatto riferimento sia l'arbitro sia
l'organizzatore, nonché il contratto della Coppa del mondo, è, in realtà,
assolutamente vago, non vietando affatto i bermuda o altri capi che si
potrebbero tutt'al più definire inappropriati per un evento di punta del
calendario mondiale. L'articolo 8.1 del regolamento Fide (C. 01), che si può
leggere in originale al link
https://www.fide.com/fide/handbook.html?id=15&view=category, contiene
solamente alcune raccomandazioni per gli organizzatori, citando
semplicemente «la necessità che tutti i giocatori prestino attenzione al
proprio aspetto personale. L'immagine del giocatore di scacchi dovrebbe
essere dignitosa e vestirsi in maniera adeguata non solo dimostra rispetto
per il gioco, ma anche nei confronti degli sponsor […] Ad esempio, alcune
federazioni hanno vietato pantofole, magliette e gilet senza maniche nei
propri tornei. Devono essere ammoniti anche coloro che hanno capelli
spettinati e unti, oltre a chi indossa jeans vecchi o strappati e in
generale un abbigliamento sciatto». Dunque? Lasciare che ogni scacchista
decida in base al proprio gusto personale quale look possa definirsi sciatto
o poco consono è tutto fuorché una buona idea: per questo non si può dire
che che Kovalyov abbia infranto alcuna regola (ovvero: nessuno avrebbe
potuto o dovuto obbligarlo a cambiare abbigliamento 10 minuti prima che
iniziasse il turno). “Dura lex, sed lex”, dicevano i latini. Ma la legge
dovrebbe esserci ed essere chiara, innanzitutto.
Sito ufficiale:
https://tbilisi2017.fide.com/
TRIESTE: VINCE L'UNGHERESE CSABA HORVATH, NORMA MI PER ALBERTO BARP
Il GM ungherese
Csaba Horvath ha vinto la 19ª edizione del Festival internazionale di
Trieste, disputata dal 2 al 9 settembre. Dopo la sconfitta al primo turno
con la MFf slovacca Lara Janzelj, Horvath si è ripreso subito, portando a
termine il torneo senza ulteriori sconfitte e ottenendo il primo posto in
solitaria con 7 punti su 9. Dietro di lui, sul secondo gradino del podio, è
salito il GM ucraino Vladimir Baklan, che partiva come favorito della
vigilia, ma è stato rallentato nella corsa al primo posto da troppi pareggi.
Il GM croato Ognjen Jovanic è, invece, salito sul terzo gradino del podio
alla guida di un nutrito gruppo di giocatori a quota 6, composto anche dal
MI spagnolo Alberto Suarez Real, dal GM ucraino Alexander Kovchan, dal MI
russo Pavel Shkapenko, dal GM tedesco Dmitrij Kollars, dal MF croato Matlja
Ostovic, dal GM ungherese Joszef Horvath e dal MI ucraino Kiril Shevchenko.
Il MF bellunese
Alberto Barp, miglior italiano in gara, si è piazzato 11°, 12° per spareggio
tecnico nel gruppo a 5,5: la sua vittoria più prestigiosa è stata quella al
primo turno con il più quotato Shevechenko, seguita da tre pareggi e dalla
sconfitta al giro di boa del quinto turno con Horvath, mentre nella seconda
parte del torneo il MF veneto ha messo il turbo vincendo tre partite
consecutive e realizzando una norma di maestro internazionale. A quota 5,5
hanno chiuso altri due italiani: il MI pisano Marco Codenotti, 13° per
sapreggio tecnico e il MI parmese Paolo Vezzosi, che si è piazzato 15°.
Il Festival
Polojaz (Elo <2001) è stato vinto, invece, da Gheorghe Panican, primo in
solitaria e imbattuto con 7,5 punti su 9, il cui bottino di vittorie include
anche quella con lo sloveno Simon Spacapan, favorito della vigilia, che si è
dovuto accontentare del secondo posto alla guida del gruppo a quota 6,5,
composto anche dal triestino Filippo Camana, dal pordenonese Roberto
Pellicoro e dall'astigiano Roberto Forno.
Alla
manifestazione hanno preso parte in totale 107 giocatori, provenienti da
sedici Paesi diversi, tra cui sette grandi maestri, dodici maestri
internazionali e sette maestri Fide nel torneo principale.
Sito ufficiale:
http://www.sst1904.com/pagine/index.html
Classifiche
finali
Master: 1°
C. Horvath 7 punti su 9; 2° Baklan 6,5; 3°-10° Jovanic, Suarez Real,
Kovchan, Shkapenko, Kollars, Ostovic, J. Horvath, Shevchenko 6; 11°-15°
Jarmula, Barp, Codenotti, Derakhshani, Vezzosi 5,5; ecc.
Festival
Polojaz: 1° Panican 7,5 punti su 9; 2°-5° Spacapan, Camana, Pellicoro,
Forno 6,5; 6°-10° Petrovic, Tomio, Trussevich, Nanni, Pierrat 6; ecc.
AMANTEA: L'UCRAINO GASANOV IN SOLITARIA, NORMA MI PER PESCATORE
Il GM ucraino
Eldar Gasanov ha dominato la 15ª edizione del Festival Internazionale “Città
di Amantea” (Calabria), disputata dal 3 al 10 settembre. Gasanov, che
partiva con il numero otto di tabellone, si è imposto in solitaria con 7,5
punti su 9 e un'unica sconfitta, al terzo turno con il Campione italiano in
carica, il GM milanese Alberto David. Nella sua strada verso la vetta della
classifica Gasanov ha vinto tra gli altri con il GM francese Maxime Lagarde,
favorito della vigilia, al settimo turno. I GM Hristos Banikas (Grecia) e
Thal Abergel (Francia) hanno spartito il secondo posto a quota 6,5. Subito
fuori dalla zona podio, il GM ucraino Andrey Sumets si è piazzato quarto
alla guida di un nutrito gruppo a quota 6, composto anche da David – miglior
italiano in gara -, Lagarde, dai francesi MI Axel Delorme e GM Fabien
Libisziewski, dal GM russo Evgeny Vorobiov e dal neo-MF palermitano Michel
Bifulco. Quest'ultimo, salito a 2344 nel live rating, ha mancato per soli 2
punti di media Elo degli avversari la norma MI, che non è invece sfuggita al
MF pesarese Lorenzo Pescatore, 11° ex aequo e 12° per spareggio tecnico a
quota 5,5.
L'aretino Filippo
Madiai si è imposto in solitaria e imbattuto nell'Open B con 7 punti su 9,
staccando di mezza lunghezza il suo avversario più diretto, il palermitano
Giuseppe Adalberto Cino, classe 2003, che è salito sul secondo gradino del
podio alla guida di un nutritissimo gruppo a quota 6,5, mentre il favorito
Andriy Pochyhaylo, calabrese, non è andato oltre il nono posto (undicesimo
per spareggio tecnico).
Il cosentino
Marco sangregorio, classe 2005, ha dominato infine l'Open C piazzandosi al
primo posto in solitaria e imbattuto con 8,5 punti su 10, mentre il
napoleano Luca D'Angelo è salito sul secondo gradino del podio con 7 punti,
seguito dal cosentino Riccardo Sanzi, terzo a 6,5.
Al torneo hanno
preso parte 129 giocatori provenienti da undici Paesi diversi, tra cui nove
grandi maestri, sei maestri internazionali e otto maestri Fide nel torneo
principale.
Sito ufficiale:
http://www.festivalamantea.com/
Classifiche
finali
Open A: 1°
Gasanov 7 punti su 9; 2°-3° Banikas, Abergel 6,5; 4°-10° Sumets, David,
Lagarde, Delorme, Libisziweski, Vorobiov, Bifulco 6; ecc.
Open B: 1°
Madiai 7 punti su 9; 2°-8° Cino, Mazzetta, Giannoni, Morana, Spina, Cicero,
Verre 6,5; ecc.
Open C: 1°
Sangregorio 8,5 punti su 10; 2° D'Angelo 7; 3° Sanzi 6,5; 4° Rametta 3,5; 5ª
Manti 2,5; 6ª Sacco 2
KHOMEIN (IRAN): IL CROATO MARIN BOSIOCIC IN SOLITARIA NELLA AFTAB CUP
Il GM croato
Marin Bosiocic si è aggiudicato la prima edizione della Aftab Cup, disputata
a Khomein (Iran) dal 29 agosto al 3 settembre. Bosiocic, favorito della
vigilia, ha rispettato il pronostico, piazzandosi al primo posto in
solitaria e imbattuto con 7,5 punti su 9, vincendo le prime cinque partite
prima di rallentare la corsa e pareggiare al sesto turno con il GM spagnolo
Oleg Korneev. Proprio quest'ultimo è salito sul secondo gradino del podio
alla guida di un quartetto a quota 7 composto anche dagli iraniani GM Ehsan
Ghaem Maghami, MI M. Amin Tabatabaei e MI Seyed Khalil Mousavi. Anche
Korneev aveva compiuto la stessa impresa di Bosiocic, partendo con 5,5 su 6,
ma a rallentarlo nella corsa al primo posto è stato un pareggio in più (al
settimo turno) rispetto al croato. Al torneo hanno preso parte 109
giocatori, provenienti da dieci Paesi diversi, tra cui nove grandi maestri e
otto maestri internazionali.
Risultati:
http://chess-results.com/tnr299605.aspx
Classifica
finale: 1° Bosiocic 7,5 punti su 9; 2°-5° Korneev, Ghaem Maghami,
Tabatabaei, Mousavi 7; 6°-13° Savchenko, Maghsoodloo, Gabuzyan, Firouzja,
Sanikidze, Kotanjian, Darini, Pilvaieh 6,5; ecc.
INNSBRUCK: SUCCESSO PER IL LETTONE MESKOVS, DENIS ROMBALDONI QUARTO
In assenza
dell'open di Vienna, in calendario di norma ogni due anni (fatta eccezione
per la “doppietta” 2015-2016), una folta pattuglia italiana ha preso parte
alla prima edizione dell'open internazionale di un'altra nota località
austriaca, Innsbruck. Ai nastri di partenza c'erano sedici in tutto gli
azzurri su un lotto di 112 partecipanti, divisi in due gruppi.
Ad aggiudicarsi
il torneo principale è stato il 23enne MI lettone Nikita Meskovs, che ha
chiuso solitario e imbattuto in vetta con 7 punti su 9, staccando di mezza
lunghezza il GM bulgaro Boris Chatalbashev e il GM tedesco Henrik Teske e
realizzando una norma di grande maestro. Bene il più quotato dei giocatori
italiani in gara: il MI pesarese Denis Rombaldoni, numero nove di tabellone,
ha lottato sempre fra le prime scacchiere, partendo a razzo con 4,5 su 5 e
perdendo col vincitore al sesto turno, piazzandosi infine quarto in testa al
gruppo a 6, composto anche, fra gli altri, dal GM azerbaigiano Azer Mirzoev
e dal GM tedesco Thomas Luther. A quota 5,5, insieme al GM statunitense Alex
Yermolinsky, hanno invece chiuso i MF bolzanini Florian Gatterer e Nicholas
Paltrinieri.
Nel gruppo B,
vinto in solitaria dal tedesco Roland Schmitt con 7,5 su 9, la miglior
classifica fra gli azzurri è stata Sabrina Reginato, moglie di Denis, sesta
a 6 e in lizza fino all'ultimo per il podio (è stata sconfitta solo dai
primi due).
Il numero uno
austriaco GM Markus Ragger ha infine vinto con 7,5 punti su 9 il torneo
blitz di contorno (98 giocatori), dove il MI bolzanino Alexander Bertagnolli
(7°) e Rombaldoni (12°) hanno chiuso a 6,5.
Sito ufficiale:
http://chess-results.com/tnr286747.aspx
Classifica
finale: 1° Meskovs 7 punti su 9; 2°-3° Chatalbashev, Teske 6,5; 4°-9° D.
Rombaldoni, Stefanov, Mirzoev, Luther, Gholami, Henrichs 6; 10°-14°
Yermolinsky, Beshukov, Gatterer, Paltrinieri, Platzgummer 5,5; ecc.
CESENATICO: AZER MIRZOEV RISPETTA IL PRONOSTICO, CALAVALLE TERZO
Il GM azero Azer
Mirzoev ha rispettato il pronostico vincendo la 21ª edizione del tornei
internazionale “Romagna Banca”, disputata a Cesenatico dal 2 al 10
settembre. Mirzoev si è imposto in solitaria con 7,5 punti su 9, pareggiando
solo con i GM tedeschi Arkadij Rotstein e Felix Levin rispettivamente al
sesto e all'ottavo turno, dopo essere entrato in gara al secondo con mezzo
punto. Il già citato Rotstein è salito, quindi, sul secondo gradino del
podio con 6,5 punti, superando per spareggio tecnico il maestro bolognese
Giulio Calavalle, autore di un'ottima prova coronata da una performance di
2405 (per lui titolo di MF).
A decidere le
sorti dell'Open B è stato lo spareggio tecnico, che ha permesso al bolognese
Luca Marani di superare il perugino Simo Todic dopo che entrambi avevano
concluso il torneo con 7,5 punti su 9. Il reatino Federico Albini, classe
2001, ha superato l'emiliano Rino Giovanardi assicurandosi il terzo posto
con 7.
La maceratese
Gilia Ciccalè, classe 2002, ha infine vinto l'Open C con 6,5 punti su 9,
superando per spareggio tecnico l'emiliano Roberto Petrini. Sul terzo
gradino del podio è salito il riminese Federico Sparvoli, classe 2005, alla
guida di un terzetto a quota 6 composto anche da Tommaso Minotti di
Forlì-Cesena, classe 2006, e dal bolognese Andrea Frusteri, classe 2004.
Alla
manifestazione hanno preso parte 145 giocatori, provenienti da nove Paesi
diversi, tra cui cinque grandi maestri, cinque maestri internazionali e sei
maestri Fide nel torneo principale.
Risultati:
http://vesus.org/
Classifiche
finali
Open A: 1°
Mirzoev 7,5 punti su 9; 2°-3° Rotstein, Calavalle 6,5; 4°-7° Naumkin, Levin,
Meidci, Schacher 6; 8°-14° Villa Gilevych, Genocchio, Lalic, Brancaleoni,
Roeder, Lain 5,5; ecc.
Open B:
1°-2° Marani, Todic 7,5 punti su 9; 3°-4° Albini, Giovanardi 7; 5°-8°
Kacani, Rigo, Pipitone, Miotto 6,5; 9°-11° Ollari, Niccoli, Del Nevo 6; ecc.
Open C:
1ª-2° Ciccalè, Petrini 6,5 punti su 9; 3°-5° Sparvoli, Minotti, Frusteri 6;
6°-7° Ronchi, Brini 5,5; 8°-9° Mazilu, Kadyrbekov 5; ecc.
IMPERIA: IL FRANCESE LEGKY DOMINA IL FESTIVAL, OMAR STOPPA SECONDO
Il GM francese
Nikolay Legky ha dominato la 59ª edizione del Festival internazionale di
Imperia, disputata nella città ligure dal 3 al 10 settembre. Lgky, favorito
della viglia e già secondo lo scorso anno, ha concluso solitario e imbattuto
in vetta con 7,5 punti su 9, staccando di una lunghezza e mezza il MF
imperiese Omar Stoppa, battuto nello scontro diretto dl quarto turno. Terzo
alla guida del gruppo a 5,5 si è piazzato il maestro novarese Marco
Angelini, che ha superato per spareggio tecnico il lecchese Giorgio Villa,
il MI filippino Virgilio Vuelban e il maestro reggiano Verter Cugini.
Il 12enne
imperiese Alessandro Favaro, già primo lo scorso anno nel gruppo C, ha
dominato stavolta il B, totalizzando 7 punti su 8. Il francese Olivier
Hadamard è salito sul secondo gradino del podio con 6 punti, mentre il
savonese Paolo Cardona ha conquistato il bronzo con 5,5, spuntandola sui
torinesi Jean Dominique Coqueraut e Gianfranco Benenati.
Un altro 12enne,
il milanese Gem Elijah Lacambra (di origine filippina), ha stravinto invece
l'open C con un perfetto 8 su 8, staccando di due lunghezze il palermitano
Federico Giammona, 10 anni; terzo a quota 5,5 il veterano torinese Giovanni
Busso, classe 1938. Il 15enne imperiese Ludovico Delucis si è infine
aggiudicato il torneo giovanile con 4,5 punti su 5, superando per spareggio
tecnico il fratellino Gabriele, 13 anni; terzo alla guida del gruppo a 3 un
altro giocatore di casa, Matteo Parodi.
Alla
manifestazione hanno preso parte in totale 79 giocatori in rappresentanza di
cinque Paesi, fra i quali quattro titolati nel gruppo principale.
Sito ufficiale:
http://www.imperiascacchi.it/
Classifiche
finali
Open A: 1°
Legky 7,5 punti su 9; 2° Stoppa 6; 3°-6° Angelini, G. Villa, Vuelban, Cugini
5,5; 7°-8° Finocchiaro, Al-Zaabi 5; ecc.
Open B: 1°
Favaro 7 punti su 8; 2° Hadamard 6; 3°-5° Cardona, Coqueraut, Benenati 5,5;
6°-10° Boccalatte, Mercandelli, Ratti, Roversi, Pagano 5; ecc.
Open C: 1°
Lacambra 8 punti su 8; 2° Giammona 6; 3° Busso 5,5; 4° Borrelli 5; 5°-7°
Gatti, Pineau, Furlani 4,5; ecc.
Under 16:
1°-2° L. Delucis, G. Delucis 4,5 punti su 5; 3°-6ª Mat. Parodi, Guasco, V.
Delucis, Mar. Parodi 3; ecc.
PINZOLO: IL CESENATE CASADEI SI CONFERMA CAMPIONE ITALIANO NON VEDENTI
Il cesenate Marco
Casadei, 24 anni, si è aggiudicato per il secondo anno consecutivo il
campionato italiano di scacchi per non vedenti e ipovedenti, giunto alla 45ª
edizione e ospitato quest'anno all’Olympic Royal Hotel di Pinzolo dal 26
agosto al 1° settembre. Casadei si è imposto in solitaria con 6 punti su 7,
precedendo di mezza lunghezza l'alessandrino Giancarlo Badano (secondo anche
nel 2016) e di una il maceratese Lorenzo Damiani e il genovese Giuseppe
Pugliese. Hanno partecipato all'evento anche tre donne su un lotto di 21
giocatori, per cui si è potuto assegnare anche quest’anno il titolo
femminile: a conquistarlo è stata la torinese Laura Scatà, che si è piazzata
ottava assoluta totalizzando 4 punti (esattamente come l'anno scorso). Per
la prima volta è stato assegnato anche il premio di bellezza, intitolato
alla memoria del fondatore dell’Associazione Scacchisti Ciechi Italiani
dilettantistica (ASCId) Mario Vaccani, campione italiano non vedenti per ben
otto volte. Il premio consisteva nella scacchiera di Mario e ad
aggiudicarselo è stato il viterbese Claudio Gasperoni per la sua vittoria
del terzo turno contro il conterraneo Bersan Vrioni, numero uno di tabellone
e infine quinto a 4,5. Direttore di gara dell'evento è stato, come ormai di
consueto, l’inossidabile arbitro Fide Italo Vittorio Ginevrini, 81 anni.
Classifica
finale: 1° Casadei 6 punti su 7; 2° Badano 5,5; 3°-4° Damiani, Pugliese
5; 5°-6° Vrioni, S. Murgia 4,5; 7°-12ª Gasperoni, Scatà, Levantini,
Sommadossi, Cesena, Gamba 4; ecc.
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