Di sicuro non ci annoieremo, cercando di tenere il passo
delle tante manifestazioni scacchistiche e delle
spericolate evoluzioni politiche e propagandistiche dei
prossimi mesi.
A ottobre ci aspettano le contemporanee sfide uomo-computer
di Kramnik con Deep Fritz negli Emirati Arabi e di
Kasparov contro Junior a Gerusalemme, quest'ultima
organizzata per pura ripicca e con il discutibile
patrocinio della Fide. È davvero singolare che il
presidente della federazione Ilyumzhinov sia tra i
padrini di questa manifestazione, dopo che gli
organizzatori israeliani avevano offerto al campione del
mondo ufficiale Ponomariov un trattamento economico
umiliante (80.000 dollari) per riceverne un rifiuto che
spianasse la via all'offerta di un milione di dollari per
Kasparov, il quale così potrà vincere se non altro il
duello mediatico con colui (Kramnik) che due anni fa gli
ha portato via lo scettro non ufficiale. Sarà un altro
inequivocabile segno che anche negli scacchi non importa
chi vince, ma chi vale di più sul mercato dei diritti
televisivi e delle sponsorizzazioni. Ne ha preso
coscienza, per fare un esempio, anche l'ex campione del
mondo Fide Alexander Khalifman, che in un'intervista ha
dichiarato di essere praticamente in cerca di un lavoro!
Subito dopo ci aspettano le Olimpiadi Scacchistiche in
Slovenia, con annesse elezioni del presidente della Fide.
Ilyumzhinov avrà un avversario, Ignatius Leong di
Singapore, sostenuto tra le altre da alcune federazioni
europee, alle quali spero trovi il tempo di unirsi anche
la nostra Fsi, nonostante l'ovvia focalizzazione
dell'attuale dirigenza sui problemi interni, legati alle
dimissioni del presidente Zichichi, alla cui soluzione è
ormai tempo di cominciare a pensare concretamente. A
proposito di Olimpiadi, è polemica sulla convocazione
della "vecchia gloria" Sergio Mariotti: si veda
la lettera di Giulio Borgo.
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