Se solo tre mesi fa la
qualificazione di Michele Godena al campionato del mondo
Fide e la contemporanea ennesima norma di Ennio Arlandi
ci avevano fatto sperare nellinizio di una nuova
stagione per lo scacchismo italiano, la pubblicazione
della lista Elo Fide di gennaio 2001 ci riporta
bruscamente con i piedi per terra: lItalia non ha
più nemmeno un giocatore al di sopra della soglia dei
2500 punti Elo (il limite che la Fide considera minimo
per lattribuzione del titolo di grande maestro) e
solo 13 giocatori, inclusi gli stranieri residenti, con
oltre 2400 punti. A ciò si aggiunge il rebus sulla
promozione a grande maestro di Ennio Arlandi che, a
prescindere dal vincolo del raggiungimento dei fatidico
Elo 2500, pare non compaia in nessun documento ufficiale
della Fide. Il timore è che i burocrati della Fide
abbiano smarrito qualche documento e lo scrivo sperando
in una smentita.
Ad avvelenare tanti e tali problemi, si aggiunge quella
che il cubano Lexy Ortega, neo-tesserato Fsi, ha ben
definito come una "guerra tra poveri": la
diatriba sui diritti sportivi degli stranieri residenti:
una questione che secondo alcuni dovrebbe essere decisa
addirittura in tribunale.
In questo clima si avvicina lassemblea annuale
elettiva della FSI, che si svolgerà il 18 marzo, il cui
problema fondamentale non è sul chi eleggere (il
presidente Alvise Zichichi sta portando avanti con
abnegazione i numerosi compiti istituzionali che in una
situazione normale dovrebbero essere affidati a
funzionari retribuiti, ma la Federazione non può
permetterseli) ma sul raggiungimento del quorum. Il
rischio, secondo alcuni, è nientemeno che il
commissariamento da parte del Coni.
Lista Fide: tutti i giocatori italiani attivi
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