 I protagonisti della scena scacchistica mondiale non finiscono mai di stupirci. Kramnik abbandona la causa dei match mondiali come tradizione comandata per iscriversi al torneo-campionato che si svolgerà in settembre a Città del Messico. Topalov ribadisce le accuse contro Kramnik e chiama in causa nientemeno che i servizi segreti russi, ma contemporaneamente sfida il campione a un match di rivincita per il quale il presidente della Bulgaria in persona ha garantito un milione e mezzo di dollari. I politici entrano negli scacchi e gli scacchisti entrano nella politica: Kasparov è sempre più in prima linea nell’opposizione al presidente russo Putin… speriamo che la sua battaglia per la democrazia non lo elevi mai al rango di eroe!
Bessel Kok, il fiero oppositore della primavera torinese, fonda una società con il presidente della Fide Ilyumzhinov per promuovere e finanziare i campionati del mondo e le grandi manifestazioni. Il capitale iniziale sarebbe di quattro milioni e mezzo di euro, ma i comunicati non ci dicono da dove vengono e dove andranno questi soldi.
Sono su questo pianeta da mezzo secolo, ma non capisco mai da che parte gira. Però gira, vorticosamente, e dopo ogni guerra scoppia una pace.
Tornando alle cose di casa, è un piacere cominciare l’anno con un numero della rivista che sfiora il livello di contenuti che vorremmo sempre: una partita ben commentata dal campione italiano Michele Godena, addirittura tre dell’astro nascente Fabiano Caruana (sa anche scrivere, il ragazzino!), un ricordo, originale e di prima mano, di un grande personaggio quale fu David Bronstein (nella foto), un servizio da Bonn sul match Kramnik-Fritz firmato da Ian Rogers, il nostro “grande maestro viaggiante”. Il tutto accompagnato da belle fotografie, nuove ed esclusive, tante notizie, partite e posizioni didattiche. La nostra passione è a 360 gradi, ma al centro della rivista ci sono sempre quei 32 pezzi che muovono su un tavoliere.
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