Sommario
3 Morelia - Anand e Carlsen al
comando
di Ian Rogers
5 Interviste - Levon Aronian
di Ian Rogers
6 La Scimitarra
di Tamerlano
9 Wijk aan Zee - Nubi nere sul torneo Corus
di Ian Rogers
16 Il mio ricordo di David Bronstein
di Giuseppe Arabito
18 Due partite di Bronstein
di Yuri Garrett
22 L'attacco alla baionetta nell'Indiana di Re
di Jacob Aagaard
25 Interviste - Shakhriyar Mamedyarov
di Diego Sartorio
30 Gibilterra - Akopian vince il Gibtelecom Masters
di Ian Rogers
35 Reggio Emilia - Commenta Pierluigi Passerotti
38 Riva del Garda - Vince Luciani su Di Caro
di Valerio Luciani
39 Un test per tutti
40 Teoria - I Finali fondamentali, 12ª puntata
di Alvise Zichichi
42 Pescara - Dall'insegnamento al posto di lavoro
di Pierluigi Passerotti
43 Apertura e mediogioco - Avanzata di Cavalleria
di Paolo Ragni
47 Studi - La fortezza che patta
di Marco Campioli
49 Software Libero, l'esperienza di Verona
di Francisco Yepes Barrera
52 Novità software - Capire le Aperture
di Ivo Fasiori
53 Calendario |
C'era
una volta un importante torneo internazionale, le dune e la
spiaggia del Mare del Nord da una parte, le ciminiere della
fonderia dall'altra. Ogni scacchista dei Paesi Bassi, dilettante
o gran maestro, si prenotava con largo anticipo per misurarsi in
uno dei tanti tornei, adatti ad ogni categoria. La leggenda
mosse i primi passi a Beverwjik nel 1938, tenne duro negli anni
della guerra, saltando solo l'edizione del 1945. Si aprì al
mondo nel dopoguerra, quando i giocatori stranieri venivano
ospitati nelle case dei lavoratori siderurgici e la locale zuppa
di piselli divenne il simbolo del torneo e dell'accoglienza.
Leggenda vuole che in quelle case, l'inverno fuori, gli scacchi
e la zuppa di piselli dentro, sbocciò pure qualche grande amore
tra le figlie dei tulipani e i tenebrosi maestri stranieri. Nel
1968 il torneo traslocò nella vicina Wijk aan Zee, con armi,
bagagli, zuppa ed altiforni. Tutti i campioni - eccetto Fischer,
chissà perché - giocarono e vinsero. Le dune da una parte, i
pennacchi delle ciminiere dall'altra. Come doveva essere
romantico, naïf, povero e bello lo scacchismo di una volta!
Dopo la favola, veniamo ai tornei globalizzati, informatizzati e
vitaminizzati di questo primo scorcio del 2007: Radjabov ha
aperto la stagione della caccia al Corus di Wijk aan Zee,
appunto, dove ha tenuto la testa della classifica per quasi
tutta la gara. Ora è la volta di Magnus Carlsen, che ha
dominato il girone messicano del supertorneo di Morelia &
Linares. Tra i "vecchi" piccioni finiti nel carniere
del sedicenne norvegese troviamo il numero uno della graduatoria
mondiale Veselin Topalov, che ha abbandonato in posizione pari,
sfinito da una lunga caccia al suo Re. Magnus, candidamente
crudele, subito dopo gli ha mostrato la continuazione giusta.
Non può mancare, infine, un cenno ai Campionati italiani a
squadre 2007, che hanno preso il via in febbraio con circa 360
squadre dalla serie A1 alla serie C. È una manifestazione che
coinvolge alcune migliaia di giocatori e ha il pregio di
interessare tutte le componenti dello scacchismo nazionale: dai
circoli dopolavoristici ai club che ingaggiano professionisti
internazionali nella speranza di conquistare il titolo, dalle
grandi realtà metropolitane alle province scacchisticamente
meno sviluppate. La finale del Master si svolgerà dal 20 al 22
aprile a Palermo, un giusto riconoscimento per una città che
vanta ben due squadre nella massima categoria.
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