In eventi come Saint Vincent è quasi impossibile non
incontrare personaggi "importanti". In primis
Boris Kutin, un distinto signore sloveno presidente dell'ECU
(Unione Scacchistica Europea), arrivato in Val d'Aosta
insieme al tedesco Horst Metzing (segretario generale)
per mettere a punto i dettagli relativi al prossimo
Campionato Europeo individuale. Kutin ci ha detto di far
conto sulla presenza di una cinquantina di GM, tra cui
uno o due dei primi dieci del mondo, e di 350 iscritti in
totale. Oltre al montepremi di 40.000 Euro (50.000 Euro,
incluse le tasse) il torneo europeo metterà in palio tre
posti supplementari per il campionato mondiale Fide.
Grazie al lavoro degli organizzatori valdostani, Kutin
spera che si possano coinvolgere altri sponsor di prima
forza, tra i quali forse la FIAT. Per far decollare l'ECU
come propulsore di attività, ben oltre il livello di
mera entità politica di collegamento tra le federazioni
nazionali e la FIDE, Kutin ha in cantiere molti progetti,
tra cui il 1º Campionato Europeo Internet.
Letteralmente dagli antipodi sono arrivate Arianne Bo
Caoili con la madre Annette. Arianne è nata nelle
Filippine il 22 dicembre 1986 ed è balzata agli onori
della cronaca quando vinse, nel 1998 a Disneyland Parigi,
il Campionato mondiale rapid Under 12 femminile, con 8,5
su 9. Arianne imparò a giocare all'età
di tre anni, osservando i suoi compagni più grandi in un
periodo in cui la sua famiglia (che non annovera
scacchisti) si era trasferita per motivi di lavoro in
Australia. Nel paese dei canguri, a 7 anni, Arianne vinse
il campionato under 12. Invece a 8 anni, a Manila,
partecipò a un saggio internazionale della Academy of
London of Classical Ballet, ricevendo il diploma più
elevato, tant'è che le venne suggerito di intraprendere
quella carriera. Ma la piccola coltivava all'epoca altri
interessi: dal nuoto al tennis, al pianoforte. In ognuno
di questi campi, e in particolare in ambito musicale, gli
istruttori restavano colpiti dalla sua straordinaria
facilità di apprendimento, associata ad una capacità di
applicazione non comuni a quell'età. Dopo un anno
trascorso lontano dagli scacchi, le capitò di prendere
parte a un campionato scolastico a Manila. Vinse, e ciò
le fece tornare la voglia di giocare; chiese ai genitori
di noleggiare la videocassetta del film Searching for
Bobby Fischer. Il giorno seguente, aveva 9 anni, la madre
la vide seduta alla scacchiera a giocare con entrambi i
colori. "Cosa stai facendo?" - "Voglio
diventare campione del mondo, un Bobby Fischer femmina, e
poiché non ho allenatori, mi alleno da sola". Nei
quattro anni successivi ha sempre rappresentato le
Filippine al campionato mondiale giovanile, e alle ultime
Olimpiadi è entrata a far parte della nazionale,
giocando in seconda scacchiera. A meno di 10 anni ha
esordito negli Open internazionali di North Bay e Las
Palmas. Da allora la madre la accompagna ovunque in giro
per il mondo: "Io sono il suo manager e il suo
capitano, oltre che mamma e sostenitrice morale. Con il
suo attuale trainer Josif Dorfman formiamo una squadra,
ma stiamo cercando uno sponsor che ci permetta di
affrontare un lavoro sistematico, come fanno gli altri
giovani prodigi, che si allenano tutti i giorni
professionalmente. Arianne si è allenata occasionalmente
anche con altri GM russi, quali Psakhis e Baburin, ma un
lavoro sporadico non basta". Nell'ottobre del 1999
la piccola Caoili ha conquistato una norma di MI
femminile all'open di Bad Wiessee, in Germania, poi ha
partecipato al torneo magistrale di Asti, dove ha ben
figurato, mentre a Saint Vincent ha chiuso con un modesto
3,5 su 9.
|