Vladimir Kramnik stabilì sei anni fa un record di imbattibilità che non ha eguali negli scacchi moderni:
riuscì a rimanere invitto per ottanta partite di torneo nell’arco di diciotto mesi. Il mito dell’invincibilità di Kramnik trovò un’ulteriore conferma nel match contro Kasparov – correva l’anno 2000 – in cui Vladimir si impose con due partite vinte, tredici patte e nessuna sconfitta. Seguì un periodo meno brillante, in cui anche la nostra rivista si unì al coro delle critiche verso un campione che manteneva un atteggiamento attendista riguardo alla riunificazione del titolo mondiale e riduceva al minimo il suo impegno agonistico nei tornei che contano. Poi Kramnik rivelò di essere malato e di doversi assentare per un lungo periodo di cure. Non lo sapevamo e perciò non avevamo capito nulla di certi suoi comportamenti!
Ora il “campione del mondo di scacchi classici” è rientrato in attività e lo ha fatto da par suo: imbattuto alle Olimpiadi di Torino, miglior prestazione individuale dell’evento, imbattuto al supertorneo di Dortmund. Il 31enne russo si presenta così, con una rinnovata fama di invincibile, al match di riunificazione con il campione del mondo Fide Veselin Topalov, in programma a partire dal 23 settembre in Russia. Se dopo i convincenti successi del 2005 e del 2006 il bulgaro poteva considerarsi favorito, oggi il pronostico è apertissimo ed io non vi dirò neppure per chi faccio il tifo. La cosa di cui tutti siamo felici è il ritorno a una classica sfida per il titolo mondiale, sulle dodici partite a cadenza lunga. Ancor più felici saremo se lo scenario del dopo match sarà quello di una vera e propria riunificazione, poiché restano alcune questioni da chiarire: se vincesse Kramnik, sarà disposto a mettere in palio il titolo nel torneo-campionato che la Fide ha già programmato per il 2007?
O la Fide accetterà di gettare alle ortiche tutti i suoi programmi, per ritornare a una tradizione di lunghi match tra campione e sfidante che ha una sua continuità fin dai tempi di Steinitz? Il tutto ovviamente è complicato dai diritti agonistici già conquistati da altri sedici grandi maestri, che attendono in grazia che la federazione faccia partire i match dei candidati.
Tornando a Kramnik, c’è un’altra sfida che lo attende dal 25 novembre al 5 dicembre: sei partite a cadenza di torneo contro Deep Fritz, una sua vecchia conoscenza. L’umano ha messo le mani avanti dichiarando che il computer parte favorito. Il match si svolgerà in Germania con un milione di dollari in palio, esattamente la stessa cifra del mondiale con
Topalov.
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