Sommario
3 Arvier - Campionato italiano a
squadre
di Roberto Messa
5 Sofia - Vassily Ivanchuk da leggenda
di Janis Nisii
10 Interviste - Pianeta Ivanchuk
di Janis Nisii
12 Sofia - Partite del M-Tel Masters
di Ian Rogers
14 Baku - 1ª tappa del Grand Prix Fide
di Dario Mione
15 Cartolina da Baku
di Tara MacGowran
17 Patte d’accordo: la regola di Sofia per la Fide non basta!
di Ian Rogers
18 Plovdiv - Tiviakov campione europeo
di Roberto Messa
21 Commenta Carlos Garcia Palermo
24 Commenta Fabio Bruno
27 I campionati mondiali - 82ª parte
di Pierluigi Passerotti
31 Teoria del mediogioco - Il punto di rottura
di Pierluigi Passerotti
35 Un test per tutti
37 Teoria - Repertorio per il Nero: Difesa Due Cavalli
di Pierluigi Passerotti
40 Regole & Regolamenti - Gioco rapido e lampo
di Francesco De Sio
41 Antologia di Studi
di Marco Campioli
42 Teoria e didattica - Manovra e Posizione Teorica
46 Jesolo - Giochi Sportivi Studenteschi
di Pierluigi Passerotti
48 Gli elementi tematici del Problema
di Vito Rallo
50 Psicologia delle scacchiste
di Stefano Vezzani
52 Calendario
54 Novità software - DVD Fritz Trainer: strategia
di Ivo Fasiori |
Judit
Polgar e Fabio Bruno sono i due “personaggi del mese” a cui lo
scacchismo italiano deve applaudire.
La presenza storica della più forte giocatrice di scacchi di
tutti i tempi ai Campionati italiani a squadre in Valle d’Aosta
è il frutto del lavoro tenace che Andrea Rebeggiani, presidente
del club R. Fischer di Chieti, porta avanti da anni nelle scuole
del suo territorio, coniugando la diffusione al primo livello
della piramide con la sponsorizzazione di una squadra di vertice
che ha meritato il suo primo scudetto.
Va osservato che a contendere la vittoria del Chieti ci ha
pensato un’altra squadra di provincia, la Salentina
Confindustria di Lecce, mentre Milano e Roma anche quest’anno
non sono state in grado di portare nemmeno una formazione nella
serie Master del campionato.
A pensarci bene, è singolare come gli scacchi vengano
sostanzialmente snobbati dalle capitali culturali ed economiche
d’Italia, per non parlare dei grandi media che proprio non si
sono accorti dell’arrivo della regina degli scacchi ai piedi del
Monte Bianco.
Fino a quando la Federazione e il movimento tutto non
riusciranno a imporsi all’attenzione dei principali centri
decisionali del Paese, saremo comunque felici di brindare ai
cinque titoli su otto conquistati da Barletta ai Giochi Sportivi
Studenteschi, ai tornei organizzati da cinquant’anni a Reggio
Emilia e a Imperia, ai giovani talenti della provincia
lombardo-veneta… alle norme di grande maestro di Fabio Bruno da
Civitanova Marche.
In Sardegna, all’Open Capo d’Orso di Porto Mannu, il nostro “Big
Fab” (impossibile confonderlo con “Fab Fab” – fabulous Fabiano)
ha realizzato la sua seconda norma. Bruno, classe 1960, dopo una
lunga assenza dall’agonismo è rientrato in attività dopo i
quarant'anni e nel 2004 a Montecatini ha conquistato il titolo
italiano assoluto. Nel 2005 ha realizzato la prima norma di GM
vincendo il torneo a inviti di Frascati. A 48 anni Fabio Bruno è
un magnifico esempio di agonismo e di spirito sportivo. La
dimostrazione che negli scacchi c’è ancora posto per tutte le
generazioni e per tutte le scuole, anche per quella degli
autodidatti armati solo di volontà e passione. |