Aspettando Kasparov-Kramnik

del maestro internazionale Roberto Messa


Si svolgerà a Londra, a partire dal 9 ottobre, un match sulle 16 partite tra il numero uno del mondo Gary Kasparov (37 anni) e l'attuale numero due Vladimir Kramnik (24 anni). I due russi si affronteranno per circa un mese, e in caso di 8-8 Kasparov manterrà il "suo" titolo.
Alla conferenza stampa di presentazione Kasparov si è mostrato come sempre sicuro di sé: "Credo di essere il favorito, il mio pronostico è di 6 a 4, perché Kramnik non ha abbastanza esperienza nei match". Naturalmente, Gary non si è potuto esimere dal tornare sullo spinoso "affare" Shirov (il lettone naturalizzato spagnolo che due anni fa conquistò il diritto di giocare un match con lui battendo proprio Kramnik; la mancanza di sponsor - ma questo non fu l'unico motivo - nel volgere di un'estate fece tramontare l'ipotesi di quel match). "Se giocassi con Shirov vincerei e probabilmente si direbbe che mi sono scelto un avversario debole - ha dichiarato Kasparov - e poi Shirov ha avuto la sua opportunità di giocare, sia pure con una borsa bassa. Ma ha rifiutato l'offerta".
Il nome di Kramnik come sfidante è saltato fuori a marzo, dopo la definitiva rinuncia di Anand. All'indiano fu proposto già nel 1999 di affrontare Kasparov per l'Ultimate World Chess Championship, un match per il quale si era compromesso un noto organizzatore di eventi canadese, Serge Grimaux, che gettò la spugna dopo alcuni mesi di infruttuosi tentativi di reperire i fondi. Pare che in quell'occasione Anand riuscì a farsi pagare in anticipo una quota della borsa, per non rimanere completamente esposto come il suo predecessore Shirov: è ovvio che uno sfidante deve investire molto tempo e denaro per prepararsi a un match con Kasparov e subisce, in caso di annullamento, un forte danno non solo di immagine. Va osservato che per Kasparov il danno è significativamente inferiore: ogni match annullato prolunga la sua carriera di detentore del titolo ufficioso di campione del mondo, una rendita di posizione che vale diverse centinaia di milioni all'anno tra ingaggi e prebende varie. Anche questa volta l'indiano ha richiesto il pagamento di un terzo della borsa alla firma del contratto, ma il grande maestro inglese Raymond Keene, uomo chiave del comitato organizzatore, non ha accettato e a sua volta ha posto un ultimatum, che Anand ha lasciato trascorrere senza colpo ferire, salvo poi far trapelare, attraverso la moglie Aruna, che l'approccio degli inglesi non aveva brillato per buone maniere e che, come l'anno scorso, non gli era stato detto chi fossero precisamente gli sponsor. In effetti ancora non si sa quali assi abbia in mano la neonata Brain Games Network, società creata da Keene per organizzare il match, la cui borsa annunciata è di 2 milioni di dollari (1.333.333 andranno al vincitore e 666.666 al perdente).

Affari di famiglia
La Brain Games Network si è sbilanciata al punto di annunciare perfino un nuovo ciclo di sfide eliminatorie per il titolo mondiale, della durata di due anni, che coinvolgerà 25 dei migliori giocatori al mondo, nonché altri match uomo-computer, e assicura che gli sponsor sarebbero garantiti almeno fino al 2004. Ma subito è scoppiato uno scandalo che ha dell'incredibile: pochi giorni dopo l'annuncio del match "K-K", il maestro internazionale David Levy, cognato di Keene, attraverso una lettera aperta diffusa via Internet ha accusato quest'ultimo di aver preso in prestito illecitamente 50.000 sterline da un'altra società: secondo Levy, azionista della MindSports Olympiad Ltd. di cui Keene è amministratore delegato, questi avrebbe stornato 50.000 sterline da un conto svizzero della compagnia, per fondare insieme a Don Morris la Brain Games e organizzare il match di ottobre escludendo gli altri soci della Mind Sports. La grave insinuazione ha fatto il giro del mondo. Pochi giorni dopo Raymond Keene ha replicato: "Sono lieto di annunciare che il consiglio di amministrazione della Mind Sports Olympiad ha respinto all'unanimità le accuse infondate di Levy nei miei riguardi". Keene, noto autore di numerose pubblicazioni scacchistiche, ha puntualizzato che decisiva per scagionarlo "è stata la prova inconfutabile del prestito di 50.000 sterline che io avevo concesso alla società, e non viceversa come sostenuto da Levy. A quest'ultimo il consiglio d'amministrazione ha ingiunto di fare una ritrattazione, di scusarsi con chi di dovere e di divulgare le proprie scuse ovunque egli abbia diffuso la storia". Naturalmente gli avvocati avranno pane per i loro denti!

Lettera Aperta di Alexei Shirov
Questa mia è solo per ricordare al mondo scacchistico che le dichiarazioni di Kasparov, secondo le quali io avrei rifiutato l'offerta di giocare un match in California, non sono veritiere. Non ricevetti alcuna proposta scritta e l'offerta è scomparsa di per se stessa nel corso dei contatti preliminari. Ciò accadde nell'ottobre del 1998; successivamente ho appreso da fonti affidabili che in effetti fu Kasparov che declinò l'offerta californiana, considerando la borsa troppo bassa. E anche se ciò non fosse vero per me è perfettamente chiaro che Kasparov fece di me un capro espiatorio per evitare il match. In ogni caso lo ripeto: non ho mai ricevuto alcuna offerta seria e ritengo che un match Kasparov-Kramnik non può avere nulla a che fare con alcun genere di Campionato del Mondo, sia ufficiale, storico o comunque lo si voglia chiamare. Io sono il legittimo sfidante di Kasparov e non c'è argomento che possa cambiare le cose. (A. Shirov)

 



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