Si svolgerà a Londra, a partire dal 9 ottobre, un match
sulle 16 partite tra il numero uno del mondo Gary
Kasparov (37 anni) e l'attuale numero due Vladimir
Kramnik (24 anni). I due russi si affronteranno per circa
un mese, e in caso di 8-8 Kasparov manterrà il "suo"
titolo.
Alla conferenza stampa di presentazione Kasparov si è
mostrato come sempre sicuro di sé: "Credo di essere
il favorito, il mio pronostico è di 6 a 4, perché
Kramnik non ha abbastanza esperienza nei match".
Naturalmente, Gary non si è potuto esimere dal tornare
sullo spinoso "affare" Shirov (il lettone
naturalizzato spagnolo che due anni fa conquistò il
diritto di giocare un match con lui battendo proprio
Kramnik; la mancanza di sponsor - ma questo non fu l'unico
motivo - nel volgere di un'estate fece tramontare l'ipotesi
di quel match). "Se giocassi con Shirov vincerei e
probabilmente si direbbe che mi sono scelto un avversario
debole - ha dichiarato Kasparov - e poi Shirov ha avuto
la sua opportunità di giocare, sia pure con una borsa
bassa. Ma ha rifiutato l'offerta".
Il nome di Kramnik come sfidante è saltato fuori a marzo,
dopo la definitiva rinuncia di Anand. All'indiano fu
proposto già nel 1999 di affrontare Kasparov per l'Ultimate
World Chess Championship, un match per il quale si era
compromesso un noto organizzatore di eventi canadese,
Serge Grimaux, che gettò la spugna dopo alcuni mesi di
infruttuosi tentativi di reperire i fondi. Pare che in
quell'occasione Anand riuscì a farsi pagare in anticipo
una quota della borsa, per non rimanere completamente
esposto come il suo predecessore Shirov: è ovvio che uno
sfidante deve investire molto tempo e denaro per
prepararsi a un match con Kasparov e subisce, in caso di
annullamento, un forte danno non solo di immagine. Va
osservato che per Kasparov il danno è significativamente
inferiore: ogni match annullato prolunga la sua carriera
di detentore del titolo ufficioso di campione del mondo,
una rendita di posizione che vale diverse centinaia di
milioni all'anno tra ingaggi e prebende varie. Anche
questa volta l'indiano ha richiesto il pagamento di un
terzo della borsa alla firma del contratto, ma il grande
maestro inglese Raymond Keene, uomo chiave del comitato
organizzatore, non ha accettato e a sua volta ha posto un
ultimatum, che Anand ha lasciato trascorrere senza colpo
ferire, salvo poi far trapelare, attraverso la moglie
Aruna, che l'approccio degli inglesi non aveva brillato
per buone maniere e che, come l'anno scorso, non gli era
stato detto chi fossero precisamente gli sponsor. In
effetti ancora non si sa quali assi abbia in mano la
neonata Brain Games Network, società creata da Keene per
organizzare il match, la cui borsa annunciata è di 2
milioni di dollari (1.333.333 andranno al vincitore e 666.666
al perdente).
Affari di famiglia
La Brain Games Network si è sbilanciata al punto di
annunciare perfino un nuovo ciclo di sfide eliminatorie
per il titolo mondiale, della durata di due anni, che
coinvolgerà 25 dei migliori giocatori al mondo, nonché
altri match uomo-computer, e assicura che gli sponsor
sarebbero garantiti almeno fino al 2004. Ma subito è
scoppiato uno scandalo che ha dell'incredibile: pochi
giorni dopo l'annuncio del match "K-K", il
maestro internazionale David Levy, cognato di Keene,
attraverso una lettera aperta diffusa via Internet ha
accusato quest'ultimo di aver preso in prestito
illecitamente 50.000 sterline da un'altra società:
secondo Levy, azionista della MindSports Olympiad Ltd. di
cui Keene è amministratore delegato, questi avrebbe
stornato 50.000 sterline da un conto svizzero della
compagnia, per fondare insieme a Don Morris la Brain
Games e organizzare il match di ottobre escludendo gli
altri soci della Mind Sports. La grave insinuazione ha
fatto il giro del mondo. Pochi giorni dopo Raymond Keene
ha replicato: "Sono lieto di annunciare che il
consiglio di amministrazione della Mind Sports Olympiad
ha respinto all'unanimità le accuse infondate di Levy
nei miei riguardi". Keene, noto autore di numerose
pubblicazioni scacchistiche, ha puntualizzato che
decisiva per scagionarlo "è stata la prova
inconfutabile del prestito di 50.000 sterline che io
avevo concesso alla società, e non viceversa come
sostenuto da Levy. A quest'ultimo il consiglio d'amministrazione
ha ingiunto di fare una ritrattazione, di scusarsi con
chi di dovere e di divulgare le proprie scuse ovunque
egli abbia diffuso la storia". Naturalmente gli
avvocati avranno pane per i loro denti!
Lettera Aperta di Alexei Shirov
Questa mia è solo per ricordare al mondo scacchistico
che le dichiarazioni di Kasparov, secondo le quali io
avrei rifiutato l'offerta di giocare un match in
California, non sono veritiere. Non ricevetti alcuna
proposta scritta e l'offerta è scomparsa di per se
stessa nel corso dei contatti preliminari. Ciò accadde
nell'ottobre del 1998; successivamente ho appreso da
fonti affidabili che in effetti fu Kasparov che declinò
l'offerta californiana, considerando la borsa troppo
bassa. E anche se ciò non fosse vero per me è
perfettamente chiaro che Kasparov fece di me un capro
espiatorio per evitare il match. In ogni caso lo ripeto:
non ho mai ricevuto alcuna offerta seria e ritengo che un
match Kasparov-Kramnik non può avere nulla a che fare
con alcun genere di Campionato del Mondo, sia ufficiale,
storico o comunque lo si voglia chiamare. Io sono il
legittimo sfidante di Kasparov e non c'è argomento che
possa cambiare le cose. (A. Shirov)
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