Kramnik ha detronizzato Kasparov, aggiudicandosi con la
patta della 15esima partita il match di Londra, per 8
punti e mezzo a 6 e mezzo. Il 25enne russo ha vinto alla
Petrosian - ma per il suo stile viene pił spesso
paragonato a Capablanca -, collezionando 13 patte, 2
vittorie e nessuna sconfitta.
Kasparov dunque non č pił il numero uno: questa č una
novitą a cui non ci conformeremo immediatamente e
chissą se e come ci si conformerą l'interessato!
dopo un regno durato 15 anni e costellato da innumerevoli
successi, ma anche da momenti traumatici per l'ambiente
scacchistico internazionale: la scissione del 1993, la
creazione di due o tre organizzazioni che avevano come
unico scopo la lotta alla Fide e il conseguimento di
profitti personali, la sconfitta con Deep Blue del 1996 e
la negazione del diritto alla sfida acquisito da Shirov
nel 1998, guarda caso proprio contro il nuovo campione.
Dopo aver constatato che un prerequisito per diventare
campioni del mondo sia avere un cognome con l'iniziale
kappa (Karpov, Kasparov, Kramnik, passando per il meno
credibile campione Fide Khalifman) potremo sperare che
con Kasparov decaduto l'ambiente scacchistico ritrovi un
po' di serenitą? Il giovane astro vorrą e potrą porre
fine alla scissione e restituire al titolo un prestigio
paragonabile a quello dei bei tempi andati? Se Vladimir
riuscirą anche in questa impresa, non meno ardua di
quanto non sia un match con Kasparov sulle 16 partite,
allora si dimostrerą, sotto l'aspetto politico, un
campione pił completo e pił attento alla causa degli
scacchi dei suoi ultimi predecessori.
Riguardo allo sconfitto, conoscendone il carattere
volitivo, non mi sorprenderą rivederlo un giorno sul
trono, ma mi auguro che per ottenere lo scopo voglia
affidarsi alle sue sole capacitą scacchistiche, senza
pretendere corsie preferenziali tese ad escludere gli
altri legittimi pretendenti, che attendono di essere
messi alla prova in una gara equa e credibile.
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