Facciamo la mossa giusta! "The Right Move" è il nome della
campagna elettorale di Bessel Kok per la presidenza della Fide. Il
progetto politico del noto manager, già organizzatore della
memorabile serie di tornei della Coppa del Mondo 1988 e 1989, si va
rinforzando di giorno in giorno, e ora si è saldato con quello del
candidato francese Leo Battesti, artefice del miracoloso sviluppo
degli scacchi in Corsica. Nell'ultimo mese diciotto federazioni (tra
cui Francia, Olanda, Spagna, Germania, Stati Uniti, Canada, Svizzera,
Turchia, Belgio, Rep. Ceca e perfino Afghanistan) hanno assicurato il
proprio voto alla squadra "occidentale" che vede in prima
fila anche Nihat Yazici, l'uomo che ha fatto della Turchia il paese a
più rapida crescita scacchistica del mondo. A favore di Kok si sono
pronunciati anche grandi maestri di chiara fama come Judit Polgar,
Adams, Timman, Ivanchuk, Gelfand, Seirawan e Short. Qualcuno si
chiederà perché da mesi insisto su questo argomento, che culminerà
con le elezioni al Congresso della Fide in programma durante le
Olimpiadi di Torino. Lo faccio perché sono convinto che quello che
succede a livello internazionale è molto importante anche per il più
piccolo dei circoli scacchistici italiani. Lo faccio inoltre perché
non ho ancora sentito alcun pronunciamento da parte della Federazione
Scacchistica Italiana. Di sicuro il Consiglio Federale si occuperà
della cosa in una delle prossime riunioni e confido che anche la Fsi
faccia al più presto "la mossa giusta", che oltretutto è
quella desiderata dalla totalità dei giocatori e dei presidenti di
circolo che hanno scritto a questa rivista. Qualcuno mi ha chiesto
addirittura perché la Fsi non consulta i propri soci in merito a chi
votare come presidente e quindi come portavoce degli scacchi a livello
mondiale. È una preoccupazione legittima, perché sotto la presidenza
di Ilyumzhinov la credibilità delle nostre istituzioni, a cominciare
dal campionato del mondo, è scesa ai livelli più bassi degli ultimi
cinquant'anni. Concludo l'argomento, in sempre più aperta violazione
della par condicio nella politica scacchistica, riportando una foto
del duo Kok-Battesti nel corso di una conferenza stampa tenuta al
recente Festival dei Giochi di Cannes. Sarei tentato, infine, di
affiancare una foto del sedicenne Daniele Vocaturo, che avendo
raggiunto ai primi di febbraio la soglia dei 2400 punti Elo si avvia a
essere nominato maestro internazionale, il più giovane italiano di
tutti i tempi. Non posso farlo solo perché l'ho già fatto il mese
scorso!
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