La mossa giusta!

del maestro internazionale Roberto Messa

(editoriale di Torre & Cavallo Scacco! - marzo 2006)


Facciamo la mossa giusta! "The Right Move" è il nome della campagna elettorale di Bessel Kok per la presidenza della Fide. Il progetto politico del noto manager, già organizzatore della memorabile serie di tornei della Coppa del Mondo 1988 e 1989, si va rinforzando di giorno in giorno, e ora si è saldato con quello del candidato francese Leo Battesti, artefice del miracoloso sviluppo degli scacchi in Corsica. Nell'ultimo mese diciotto federazioni (tra cui Francia, Olanda, Spagna, Germania, Stati Uniti, Canada, Svizzera, Turchia, Belgio, Rep. Ceca e perfino Afghanistan) hanno assicurato il proprio voto alla squadra "occidentale" che vede in prima fila anche Nihat Yazici, l'uomo che ha fatto della Turchia il paese a più rapida crescita scacchistica del mondo. A favore di Kok si sono pronunciati anche grandi maestri di chiara fama come Judit Polgar, Adams, Timman, Ivanchuk, Gelfand, Seirawan e Short. Qualcuno si chiederà perché da mesi insisto su questo argomento, che culminerà con le elezioni al Congresso della Fide in programma durante le Olimpiadi di Torino. Lo faccio perché sono convinto che quello che succede a livello internazionale è molto importante anche per il più piccolo dei circoli scacchistici italiani. Lo faccio inoltre perché non ho ancora sentito alcun pronunciamento da parte della Federazione Scacchistica Italiana. Di sicuro il Consiglio Federale si occuperà della cosa in una delle prossime riunioni e confido che anche la Fsi faccia al più presto "la mossa giusta", che oltretutto è quella desiderata dalla totalità dei giocatori e dei presidenti di circolo che hanno scritto a questa rivista. Qualcuno mi ha chiesto addirittura perché la Fsi non consulta i propri soci in merito a chi votare come presidente e quindi come portavoce degli scacchi a livello mondiale. È una preoccupazione legittima, perché sotto la presidenza di Ilyumzhinov la credibilità delle nostre istituzioni, a cominciare dal campionato del mondo, è scesa ai livelli più bassi degli ultimi cinquant'anni. Concludo l'argomento, in sempre più aperta violazione della par condicio nella politica scacchistica, riportando una foto del duo Kok-Battesti nel corso di una conferenza stampa tenuta al recente Festival dei Giochi di Cannes. Sarei tentato, infine, di affiancare una foto del sedicenne Daniele Vocaturo, che avendo raggiunto ai primi di febbraio la soglia dei 2400 punti Elo si avvia a essere nominato maestro internazionale, il più giovane italiano di tutti i tempi. Non posso farlo solo perché l'ho già fatto il mese scorso!

 



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