Una flessione di 14 punti Elo e subito un tuo ex-pupillo
vuole mandarti in pensione. Ma il proverbio insegna che
non è prudente vendere la pelle dell'orso prima di
averlo catturato, a maggior ragione se la belva è
Kasparov e da tutti è ancora soprannominata "l'Orco
di Baku" anche se da quindici anni ha lasciato la
capitale del natio Azerbajgian per trasferirsi nella più
comoda Mosca. La voglia di dichiarare conclusa l'era
Kasparov aveva cominciato a manifestarsi in gennaio a
Wijk aan Zee: nell'eccitazione della vittoria, Anand
aveva abbandonato il suo tradizionale "profilo basso"
per autoproclamarsi "miglior giocatore attivo del
pianeta". Il copione si è quasi ripetuto alla
conclusione del torneo di Linares: Kramnik, campione del
mondo delle patte in 20 mosse, non ha esitato a
dichiarare che Garry oggi gli fa meno paura di Vishy e
Peter e che basterebbe una maggiore partecipazione di
Kasparov ai tornei omologati per far scivolare l'attuale
numero uno di alcune posizioni in graduatoria. Intanto, a
scivolare dal secondo al terzo posto è stato Kramnik
stesso, che tra Wijk e Linares ha perso 13 punti e ora è
a quota 2764, contro i 2817 di Garry.
Bisogna riconoscere che il gioco di Kasparov a Linares è
stato tutt'altro che inappuntabile, ma ho il sospetto che
dietro il fuoco di fila dei suoi rivali ci sia una buona
dose di gelosia per gli ingaggi che l'ex campione del
mondo riesce a spuntare ovunque presentandosi come il
"numero uno" della graduatoria. Peccato che in
certe cose valgono di più la personalità e il carisma
che non i punti Elo o i vari titoli mondiali, più o meno
decaduti o svalutati. Ed è esponendomi io stesso al
rischio di vendere una preda la cui cattura sarà sicura
solo il giorno dell'evento che vi passo la notizia
dell'anno per i fans italiani di Kasparov: l'Orco è
atteso a Bologna intorno al 15 maggio, dove presenterà
il secondo volume della sua opera sui campioni del mondo
che lo hanno preceduto.
A proposito di pelle, i lettori avranno già notato dalla
copertina come anche la rivista abbia deciso di cambiare
la sua, abbandonando la veste grafica che ci ha
accompagnato per 15 anni e alla quale voglio rendere
"l'onore delle armi". Perché a certe cose ci
si affeziona, ma viene il momento in cui bisogna avere il
coraggio di voltare pagina
Quelle che seguono a me
piacciono molto. E a voi?
|