Sommario
33 Bonn - Campionato del mondo
Anand-Kramnik
di Ian Rogers
14 Nalchik - Campionato del mondo femminile
di Roberto Messa
15 Nalchik - Commenta Elena Sedina
17 Nalchik - Commenta Alexandra Kosteniuk
19 Campionati europei giovanili: bene Axel Rombaldoni
di Dario Mione
20 Psicologia: le capacità di un Grande Maestro
di Stefano Vezzani
27 I campionati mondiali - 84ª parte
di Pierluigi Passerotti
31 Teoria - La variante Traxler nella Due Cavalli
di Pierluigi Passerotti
35 Conca della Presolana - Commenta Sinisa Drazic
38 Test per principianti e test per tutti
41 Trieste - Commenta Giulia Tonel
42 Rocca di Papa - Le vacanze romane di Ivanchuk
di Roberto Messa
45 Rocca di Papa - Commenta Daniele Vocaturo
46 Pechino - Giochi degli Sport della Mente
47 Belvedere Marittimo - 3º Festival Riviera dei Cedri
49 Pescara - Scacchi nelle scuole in Abruzzo
di Pierluigi Passerotti
51 Studi - Ottavo WCCT
di Marco Campioli
53 Calendario
54 Lido Adriano - Vince Roberto Costantini
55 Novità Software - Chess Assistant 10
di Ivo Fasiori |
Prima
di leggere, pensateci bene e poi scrivete su un pezzo di carta
il nome degli ultimi sette campioni del mondo di scacchi. Non è
facile come sembra, e oggi la questione è controversa, ma è
probabile che tra qualche anno tutti la penseranno come
Kasparov, il quale – pur riconoscendo che la scissione del 1993
“è stato l’errore più grande della mia vita” – ha sempre
sostenuto che i veri campioni sono solo quelli che hanno vinto
un lungo match contro il campione uscente, nel solco della
grande tradizione che va da Steinitz a Kramnik e a cui oggi si
aggiunge Anand.
Anche il nostro inviato a Bonn, il grande maestro Ian Rogers,
non ha dubbi nel definire il fuoriclasse indiano “quindicesimo
campione del mondo” escludendo implicitamente dal suo personale
albo d’oro i “campioni Fide” Khalifman, Ponomariov, Kasimdzhanov,
Topalov e riconoscendo la numerazione che vuole Kasparov
“tredicesimo” e Kramnik “quattordicesimo”.
Ma notiamo che Anand, nell’intervista rilasciata a Rogers dopo
il suo trionfo, incidentalmente gratifica Kasimdzhanov
dell’appellativo di “campione del mondo”. Aggiungiamo che
Ivanchuk, ospite d’onore a Rocca di Papa, a questo nostro
interrogativo ha preferito dare una risposta evasiva: “tutti i
campioni del mondo sono campioni.”
La vittoria di Anand su Kramnik è dunque benvenuta sul piano
“storico” poiché semplifica la ricostruzione dell’albo d’oro,
ora che il campionato mondiale è riunificato. Se è vero che i
“campioni Fide” usciti dalla roulette russa dei mini-match a
eliminazione diretta non hanno dimostrato di essere veramente
dei grandi, prima del match di Bonn Anand aveva comunque
all’attivo non solo il titolo Fide del 2000, ma anche il titolo
riunificato conquistato nel torneo ottagonale del 2007, oltre
alla strepitosa carriera.
Resta in predicato, secondo me, la posizione di Topalov,
vincitore del titolo Fide nel torneo di campionato del 2005.
Spero che anche il bulgaro abbia prima o poi la sua occasione e,
innanzitutto, che il match tra lui e Kamsky che deve designare
lo sfidante del 2009 si svolga secondo i programmi.
ULTIMISSIME - Daniele Vocaturo ha
conquistato la sua prima norma da grande maestro, dominando il
forte Open del Rodano a Sautron (Francia) dal 25 ottobre al 1°
novembre. Il diciannovenne romano ha concluso imbattuto con 7,5
punti su 9 e una performance Elo di valore superiore ai 2700,
mettendo in riga 152 concorrenti tra cui otto forti grandi
maestri. Bravo! |