Sotto scacco

del maestro internazionale Roberto Messa

(editoriale di Torre & Cavallo Scacco! - marzo 2001)


L'ennesima circolare del Coni sta mandando gambe all'aria il campionato italiano a squadre 2001, la Fsi è sotto scacco, la pressione normativa degli enti superiori si fa via via più pesante: da oggi gli stranieri privi di un permesso di soggiorno per lavoro subordinato-sportivo o autonomo-sportivo non possono giocare in una nostra squadra di club. Come se niente fosse, una norma destinata a sport professionistici lontani anni luce dalla nostra realtà ha causato il ritiro al primo turno di due squadre di Serie A1, vari forfait e tanta delusione in molti presidenti, forse in alcuni la vergogna di dover comunicare ai giocatori interessati norme che non esistono in nessun altro Paese al mondo. Dai vertici della Fsi, da molti esponenti della base, mi si ricorda in continuazione che il Coni significa anche molte cose buone per gli scacchi. Non me la sento di contraddire chi è più competente ed impegnato di me su questo fronte, ma a questo punto mi sia concesso almeno il beneficio del dubbio.
Sotto scacco è inoltre la condizione nella quale immagino si senta il grande maestro Igor Efimov, che dovrà aspettare i tempi lunghi del riconoscimento della cittadinanza italiana prima di poter tornare ad essere un tesserato a pieno titolo della nostra Federazione, nonostante abbia vinto in passato due titoli italiani e fatto parte per diverse volte della nostra nazionale. Più delle norme Coni, sono a richiederlo quasi tutti i giocatori italiani con titolo internazionale, i quali hanno indirizzato alla Fsi una lettera che auspica, riguardo ai diritti sportivi degli stranieri, una modifica del regolamento tecnico in senso ancor più restrittivo. Dopo di ché Efimov e gli altri residenti in Italia, comunitari o extracomunitari che siano, tesserati Fsi, si troveranno ufficialmente impossibilitati a qualificarsi per le principali competizioni della Fide, come i tornei zonali e le Olimpiadi. Non è uno scacco matto, ma di certo un brutto scacco, per chi lo subisce.

 



Autorizzazione del tribunale di Brescia n. 3/2000 del 01/02/2000
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