Rogers' Report
n° 14, 5 settembre 2003
RIUNIFICAZIONE:
ODISSEA INFINITA
del Grande Maestro Ian Rogers
La Fide, Federazione
Internazionale di scacchi, ha cancellato l'incontro di
campionato del mondo che avrebbe dovuto svolgersi a
settembre tra il detentore del titolo Ruslan Ponomariov e
lo sfidante Garry Kasparov: si è così giunti al culmine
di un caos durato dieci anni
Nel 1993 l'allora campione del mondo Kasparov e il suo
sfidante Nigel Short lasciarono la Fide per fondare
un'organizzazione parallela, la PCA, la quale organizzò
il loro incontro per il titolo mondiale.
La Fide ripescò come candidati al proprio titolo Karpov
e Timman, che erano stati precedentemente eliminati, e da
allora ci sono sempre stati due campioni del mondo.
Kasparov conservò il titolo non ufficiale fino al 2000,
quando fu sconfitto da Vladimir Kramnik, mentre la Fide
affidò la scelta del campione del mondo ad un torneo
knock-out.
Dopo aver vinto il titolo Fide nel gennaio 2002, Ruslan
Ponomariov si è battuto per meritarsi la stima che gli
è dovuta quale legittimo campione del mondo, così come
avevano fatto quasi tutti i suoi predecessori nella
decade trascorsa.
Tuttavia il ritorno di Kasparov in seno alla Fide ha
conferito al titolo di Ponomariov un cachet extra, e la
Fide da gennaio ha dovuto faticare per convincere
Ponomariov a firmare un accordo che mettesse in palio il
titolo contro lo sfidante che la Fide ha colto con le
proprie mani: Kasparov!
Dopo una falsa partenza in Argentina, la sede del
campionato è stata fissata a Yalta, in Ucraina, con
inizio a metà settembre, mentre la Fide ha inviato il
contratto a entrambi i contendenti. Determinato a
riconquistare un qualsivoglia titolo mondiale, Kasparov
ha dato il suo assenso senza indugio, mentre Ponomariov
ha consentito a firmare a condizione di apportare una
serie di modifiche e di aggiunte all'accordo.
Le modifiche includevano diversi dettagli tecnici (ad
esempio: i test anti-doping da effettuarsi in un paese
neutrale, almeno un arbitro di madre lingua russa, la
cancellazione del giorno di riposo tra le partite
principali e gli eventuali spareggi).
Tuttavia Ponomariov ha avanzato pretese anche maggiori:
un risarcimento di 100.000 dollari per la cancellazione
della sede di Buenos Aires dal campionato del mondo, la
rimozione della clausola che consente alla Fide di
sostituire Ponomariov con il compatriota Vassily Ivanchuk
in caso di fallimento dei negoziati; infine la richiesta
più controversa, quella di poter conservare il titolo
mondiale anche in caso di sconfitta, fino al
completamento del processo di unificazione dei due titoli
mondiali.
La Fide ha respinto le richieste di Ponomariov,
intimandogli di firmare entro il 12 agosto il contratto
inalterato.
Scaduto l'ultimatum, il recente congresso direttivo della
Fide tenutosi in Nigeria ha intimato a Ponomariov di
firmare entro il 25 agosto, pena la sua rimozione dal
campionato.
Nel frattempo Ponomariov si è attivato tramite i propri
contatti ucraini per convincere il comitato organizzatore
dell'incontro di Yalta e, implicitamente, il patron del
match, il presidente ucraino Leonid Kuchma, a sostenere
le sue pretese.
Mentre Kasparov ha aderito di buon grado alle richieste
di cambiamenti tecnici, il presidente della Fide Kirsan
Iljumzhinov è partito al contrattacco convocando una
conferenza stampa nella quale ha svilito le pretese di
Ponomariov, pur dicendosi disposto ad anticipare ai due
contendenti, dietro loro richiesta, 100.000 dollari dal
fondo del premio (aggiungendo tuttavia che la Fide non
avrebbe concesso risarcimenti per la cancellazione del
match).
Scaduto l'ultimatum del 25 agosto, Iljumzhinov tuttavia
non ha proceduto alla rimozione di Ponomariov, forse
memore della velata minaccia ucraina di abbandonare la
sponsorizzazione del match nel caso in cui il figlio
diletto fosse stato bistrattato.
Al contrario, il 26 agosto la Fide, tramite una nota di
stampa, si è detta disposta a concedere due delle
modifiche tecniche, pur dichiarandosi impossibilitata ad
aderire alle altre richieste. Non si diceva nulla dei 100.000
dollari, né del desiderio di Ponomariov di rimanere
campione del mondo anche in caso di sconfitta.
A Ponomariov venivano concesse altre 48 ore per
sottostare alle condizioni del contratto; in caso di
rifiuto incombeva sul suo capo nientemeno che una
dichiarazione di Iljumzhinov "riguardante il futuro
dell'incontro tra Ponomariov e Kasparov per il titolo
mondiale."
Il giorno seguente alla scadenza dell'ultimatum
definitivo, Iljumzhinov ha convocato una conferenza
stampa per annunciare che la Fide intendeva cancellare il
match, aggiornando a dicembre il campionato mondiale
knock-out. Egli ha detto inoltre che l'evento si sarebbe
probabilmente tenuto in Ucraina con la sponsorizzazione
della compagnia petrolifera russa Taftneft, che avrebbe
parzialmente contribuito all'ammontare del premio.
Non ci sarà Kasparov, al quale è stata garantita la
sfida contro chiunque vinca il titolo Fide a dicembre.
In certo qual modo la posizione di stallo tra la Fide e
Ponomariov si è conclusa in maniera moralmente
soddisfacente per l'adolescente ucraino, che manterrà il
titolo Fide fino a dicembre, con buone prospettive di
riconquistarlo al torneo knock-out. Tuttavia Ponomariov
sarà un po' irritato per aver perso la sua parte di
guadagno nel match da un milione di dollari contro
Kasparov.
Anche per Kasparov si tratta di una battuta d'arresto,
dovendo rimandare sino a data da stabilirsi la possibilità
di riconquistare un qualsivoglia titolo mondiale (c'è da
credere che il prossimo campione del mondo knock-out vorrà
tenersi il titolo più a lungo possibile).
Sarà tutto gongolante Viswanathan Anand, che ha qualche
chance di riconquistare il titolo Fide con un anno di
anticipo.
Si allontana forse il sogno di unificare i due titoli
mondiali, poiché esso dipende dalla capacità del
campione del mondo BGN Vladimir Kramnik e del suo
sfidante Peter Leko di trovare uno sponsor da un milione
di dollari per il campionato del mondo antagonista. Fonti
vicine alla Fide parlano di un confronto a Buenos Aires a
novembre, ma Kramnik in una recente intervista non ha
fatto cenno a questa eventualità.
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