Rogers' Report

n° 47, 10 novembre 2005

IL SOL LEVANTE E' TORNATO A RISPLENDERE 
del Grande Maestro Ian Rogers

Il Giappone si è affiliato alla Federazione Scacchistica Internazionale circa trent’anni fa, ma fino ad ora i successi per gli scacchisti del Sol Levante sono stati alquanto sporadici. Messi in ombra dallo shogi (gli scacchi giapponesi) e dal go, due giochi che godono di grnaadi tradizioni e popolarità, gli scacchi non hanno attecchito molto in Giappone, dove i giocatori da torneo sono a tutt’oggi poche centinaia. La spettacolare vittoria di Eizo Hoshino sul grande maestro Eugenio Torre al torneo di qualificazione per il campionato del mondo che si svolse a Melbourne nel 1975 dimostrò che anche in Giappone c’erano grandi talenti naturali (il filippino Torre vinse comunque quel memorabile torneo), ma Hoshino e altri promettenti giocatori giapponesi come Hiroyuki Nishimura sono entrati e usciti dalla scena senza produrre effetti durevoli. Naturalmente ci sono giocatori di origini giapponesi come i grandi maestri Joel Lautier (Francia) e Hikaru Nakamura (Stati Uniti) che hanno raggiunto posizioni elevate nella graduatoria mondiale, ma entrambi sono cresciuti fuori dal Giappone, la cui rappresentativa alle Olimpiadi Scacchistiche del 2004 non schierava nemmeno un maestro internazionale indigeno.
Ma a un tratto è emerso Yoshiharu Habu, che sembra determinato a invertire la tendenza, come ha dimostrato con la sua prestazione al forte Open di Hoogeveen, che si è svolto in Olanda dal 21 al 29 ottobre. Habu, 35 anni, nel suo Paese è una star, essendo probabilmente il miglior giocatore di shogi della sua generazione, vincitore di tutti i più importanti tornei di shogi eccetto uno e detentore di quattro dei principali sette titoli dello shogi. Habu si è accostato agli scacchi “internazionali” nel 1999 come mero passatempo e più recentemente ha preso l’abitudine di partecipare a uno o due tornei l’anno, sempre per divertimento. I suoi risultati sono stati finora relativamente modesti, ma a Hoogeveen ha compiuto un netto passo avanti. Dopo cinque turni Habu aveva al suo attivo un punteggio del 50%, nonostante avesse affrontato ben quattro grandi maestri e solo alla fine del torneo si è lasciato sfuggire la norma di maestro internazionale per mezzo punto. Ma l’intrepido stile di gioco di Habu nell’incontro con il Grande Maestro inglese Peter Wells ha destato un’autentica meraviglia tra gli altri concorrenti e alla fine ha meritato il premio come partita più bella del torneo. Il Grande Maestro israeliano Emil Sutovsky ha trascorso tre quarti d’ora con Habu, cercando di trovare qualche difetto nel capolavoro dello scacchista giapponese. Non ne ha trovato nemmeno uno.

P. Wells - Y. Habu [D47]
Open Essent, Hoogeveen, 22 ottobre 2005, 2° turno
Note del GM Ian Rogers

Guarda le partite con il visore di Chess Assistant!

1.d4 d5 2.c4 c6 3.Cf3 Cf6 4.Cc3 e6 5.e3 Cbd7 6.Ad3 dxc4 7.Axc4 b5 8.Ae2 b4 9.Ca4 Ad6 10.e4!? Cxe4!

Accettare questo pedone sacrificato dal Bianco sembra terribilmente rischioso. Ma Habu non ha paura. 

11.Dc2 f5!

11...Cdf6 12.Ad3 è buona per il Bianco.

12.Cg5! Cxg5 13.Dxc6

13.Axg5 Dxg5 14.Dxd6 sarebbe stata più sicura.

13...Ce4!! 14.Dxa8 0-0 15.Dc6 Cdf6 16.f3?!

Cedendo alla tentazione di guadagnare altro materiale. Dopo 16.0-0 Ad7 il Nero ha l’iniziativa, ma non c’è niente di chiaro.

16...Ad7 17.Da6 Axa4! 18.Dxa4

18... Axh2!!

Definita da un conoscitore come una vera mossa da shogi. A questo punto Habu aveva già previsto la posizione finale di matto.

19.Txh2 Dxd4 20.fxe4 Cxe4 21.Th1 Df2+ 22.Rd1 Td8+ 23.Rc2 Dxe2+ 24.Rb1

24... Cc3+!! 25.bxc3 bxc3 26.Aa3

Se 26.Db3 Dd3+ e vince.

26...Tb8+ 27.Db3 Dd3+! 28.Rc1 Dd2+ 0-1

La partita dell’anno!

Addendum: la partita Hoshino-Torre citata sopra è stata probabilmente la prima brillante vittoria di un giapponese su un grande maestro. Eccola.

E. Hoshino - E. Torre [B02]
Melbourne 1975
Note del GM Ian Rogers

1.e4 Cf6 2.Cc3 d5 3.exd5 Cxd5 4.Cf3 Cxc3 5.bxc3 e6 6.a4 Ae7 7.d4 0-0 8.Ad3 Cd7 9.h4!? c5 10.Ad2 Dc7 11.De2 Tb8 12.Rf1 b6 13.Th3 Ab7 14.Te1 Tbc8

Una mossa decisamente inaccurata, ma va notato che a quel punto del torneo, dopo nove turni, Hoshino non aveva ancora vinto una sola partita, mentre Torre procedeva imbattuto, forse per questo il GM filippino si sentiva autorizzato a un eccesso di ottimismo.

15.Tg3 Cf6 16.Cg5 g6

17.Cxe6!! fxe6 18.Dxe6+ Tf7 19.Axg6! hxg6 20.Txg6+ Rf8 21.Ah6+ Re8 22.Txf6 Ad5 23.Df5! Txf6 24.Dxf6 Rd8 25.Dg7

Probabilmente Hoshino aveva previsto questa posizione quando ha sacrificato alla mossa 17. Il Nero è così legato che non può evitare di restituire il materiale con gli interessi.

25...Ac4+ 26.Rg1 Axh4 27.Ag5+ Axg5 28.Dxg5+ Rd7 29.Te7+ Rc6 30.Txc7+ Txc7 31.Dd8 Ad5 32.f4 Tf7 33.De8+ Rd6 34.g4 Te7 35.Df8 Rd7 36.f5 cxd4 37.cxd4 Te2 38.Dg7+ Te7 39.Dg5 Th7 40.f6 Th1+ 41.Rf2 Ac4 42.Dg7+ Rc6 43.g5 Tf1+ 44.Rg2 Tf4 45.g6 Ad5+ 46.Rg3 Tf3+ 47.Rh2 Tf2+ 48.Rg1 1-0

 



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