Rogers' Report

n° 48, 1 dicembre 2005

ADDIO IGOR IVANOV, GIGANTE BUONO CHE SCONFISSE KARPOV 
del Grande Maestro Ian Rogers

La morte di Igor Ivanov nel novembre del 2005 ha privato il mondo degli scacchi di uno dei suoi personaggi più caratteristici. Ivanov era un gigante buono: grande maestro di scacchi, pianista virtuoso, viaggiatore instancabile e probabilmente il più prolifico vincitore di tornei nella storia degli scacchi. Nato a Leningrado nel 1947, ai tempi dell'Unione Sovietica, Ivanov godette di una tranquilla vita da scacchista professionista in Uzbekistan, fino al giorno in cui sconfisse il campione del mondo Anatoly Karpov nella partita che segue.

I. Ivanov - A. Karpov [B43]
Mosca 1979
Note del GM Ian Rogers basate sui commenti di Ivanov

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1.e4 c5 2.Cf3 e6 3.d4 cxd4 4.Cxd4 a6 5.Cc3 b5

Una mossa ragionevole ma provocatoria.

6.Ad3 Ab7 7.0-0 Ce7 8.Rh1 Cbc6 9.Cxc6 Cxc6 10.Dg4 h5!? 11.De2 Ce5!

Altrimenti dopo 12.f4 il Nero non avrebbe alcun compenso per l'indebolimento del suo lato di Re.

12.f4 Cg4 13.Tf3 Dh4 14.h3 Ac5 15.Ad2

15... g6!?

La decisione del campione del mondo di evitare lo scacco perpetuo è facile da comprendere, ma adesso il Bianco completa lo sviluppo, mentre il Re nero non è molto sicuro.

16.Taf1 De7 17.a3 f5 18.Te1 Df8

Questa mossa fa perdere la coordinazione tra i pezzi neri; 18...0-0 non era cattiva.

19.b4 Ad4 20.a4 Tc8 21.Cd1 Df6 22.c3 Aa7 23.axb5 axb5

24.exf5! gxf5 25.Axb5! Axf3 26.Dxf3 Tc7

26...Tb8 è controbattuta da 27.Dd5!

27.c4 Ad4 28.Dd5 Rd8 29.Dd6 Cf2+ 30.Cxf2 Axf2 31.Ae3! Axe3

31...Axe1? perde per 32.Ab6!

32.Txe3 33.Dd2 Re8?

33...Tg8 era necessaria.

34.Dd4! Tg8 35.Db6 Dg7

36.Dxe6+?

Dopo 36.Txe6+ Rf7 37.Te2 la Torre c7 resta fuori gioco e il Bianco vince facilmente.

36...Rd8 37.Dd5 Ta7 38.Td3 Ta1+?

38...h4! avrebbe mantenuto l'equilibrio.

39.Rh2 Ta2 40.Ac6! Ta7 41.Dc5 Tc7 42.Db6 Rc8 1-0

Il Nero abbandona senza aspettare l'esecuzione di 43.Da6+ Rd8 44.Da8+ Re7 45.Te3+ Rf6 46.Da1+! e vince.

Secondo Ivanov, questa vittoria, pubblicata e osannata in tutto il mondo, si trasformò in una persecuzione. Con Karpov così influente nella vecchia Urss, Ivanov vide prosciugarsi i suoi inviti ai tornei, quando finalmente gli venne concesso di competere in un torneo per grandi maestri a Cuba nel maggio del 1980. Nel viaggio di ritorno da Cuba a Mosca l'aereo fece uno scalo fuori programma in Canada, Ivanov scese e chiese asilo, che gli venne rapidamente accordato. In seguito Ivanov vinse in Canada il torneo Zonale di qualificazione per il campionato del mondo; all'Interzonale di Toluca nel 1982 all'ultimo turno avrebbe solo dovuto battere un Boris Spassky senza ambizioni per qualificarsi ai match dei candidati. Spassky tenne duro e con la patta si infransero i sogni di Ivanov di andare avanti nella scalata verso il titolo mondiale.
Nel ventennio successivo Ivanov ha combattuto in quasi mille tornei in ogni angolo del Nord America, vincendo per sette volte il Grand Prix Usa. Ivanov viaggiava da un torneo all'altro, passando da quelli più importanti ai weekend di più bassa categoria, spostandosi in pullman da una sponda all'altra degli Stati Uniti; unica compagnia la bottiglia che teneva in tasca. Ivanov sapeva vincere da sobrio come da ubriaco, benché all'Interzonale del 1982 posso assicurare che fosse sobrio al 100%. Lavorando come suo secondo in quel torneo in Messico, mi colpì come Ivanov non avesse timore di giocare con i più forti giocatori del mondo: semplicemente si rifiutava di credere che le sue idee potessero essere inferiori delle loro. Quando finalmente, alcuni anni fa, abbandonò il circuito dei tornei per godersi una tranquilla vita familiare a Salt Lake City, Ivanov probabilmente aveva vinto più tornei di qualsiasi altro grande maestro nella storia: una stima prudente ci dice che furono almeno 350.
È da notare che Ivanov aveva tutti i numeri per diventare grande maestro nel 1992, ma il titolo gli venne riconosciuto ufficialmente solo nel 2005, pochi mesi prima che il tumore che lo ha ucciso si manifestasse. Giocando senza posa, Ivanov non si curò mai di controllare se aveva completato l'iter delle norme per il titolo, ma un amico esaminando i suoi vecchi risultati si accorse che Ivanov si era conquistato il diritto al titolo un decennio fa.

I. Ivanov - V. Zaltsman [D34]
New York 1983
Note del GM Ian Rogers

1.Cf3 d5 2.c4 e6 3.d4 c5 4.cxd5 exd5 5.g3 Cc6 6.Ag2 Cf6 7.0-0 Ae7 8.Cc3 0-0 9.Ae3!? c4?!

Bloccare il centro lascia notoriamente mano libera al Bianco per costruire l'attacco.

10.Ce5 Da5 11.Ag5 Td8 12.e3 h6 13.Axf6 Axf6 14.f4 Axe5?! 15.fxe5 Ae6 16.Dh5 Td7?! 17.Tad1 Tf8 18.a3 Dd8 19.h4 a6 20.Td2 b5 21.Tdf2 De7 22.g4 Dd8 23.g5 Ce7!?

24.Ce2!

Preparando i seguenti sacrifici multipli.

24...g6! 25.Dxh6! Cf5 26.Txf5! Axf5 27.Txf5! gxf5 28.Cg3 f6 29.Cxf5 Th7 30.Dg6+ Rh8 31.gxf6! Tg8 32.h5!! Txg6 33.hxg6

Stupefacente! La fanteria bianca riesce a sopraffare i pezzi pesanti del Nero.

33...Dd7 34.e4 dxe4?

34...Th5! adesso o alla mossa precedente era l'unica speranza.

35.Axe4 Rg8 36.Rg2!

La punta conclusiva, impedisce uno scacco in a7 dopo 37.d5.

36...a5 37.d5 Dc7 38.d6! Dc5 39.gxh7+ Rxh7 40.f7 Dxe5 41.f8=D Dxe4+ 42.Rg3 Dd3+ 43.Rf4 Dd2+ 44.Re4 1-0

La partita immortale di Ivanov.

 



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