E’ on line il numero 1171 del nostro settimanale web, Messaggero Scacchi. E’ possibile leggerlo in formato pdf. Il file di partite è in formato PGN zippato.
In questo numero:
1 – CIS MASTER: PRIMO SCUDETTO PER LAZIO SCACCHI, PARTENOPEA ARGENTO
2 – FRANCIA: CARLSEN VINCE LA SECONDA TAPPA DEL FREESTYLE GRAND SLAM
3 – MONDIALE FEMMINILE: JU A MEZZO PUNTO DALLA CONFERMA DEL TITOLO
4 – REYKJAVIK (ISLANDA): MAGHSOODLOO RISPETTA IL PRONOSTICO NELL’OPEN
5 – ADDIO A FRIDRIK OLAFSSON, PRIMO GM ISLANDESE ED EX PRESIDENTE FIDE
6 – RODI (GRECIA): LA SERBA INJAC DOMINA IN RIMONTA L’EUROPEO FEMMINILE
7 – GENOVA: ALEKSANDRA SHVEDOVA PRIMA NEL FESTIVAL WEEK-END DI PRIMAVERA
8 – TODI: DI BENEDETTO LA SPUNTA NELLA PRIMA TAPPA DEL GP DELL’UMBRIA
CIS MASTER: PRIMO SCUDETTO PER LAZIO SCACCHI, PARTENOPEA ARGENTO
La romana Lazio Scacchi ha conquistato il suo primo scudetto nella 56ª edizione del campionato italiano di scacchi a squadre, ospitata dal 7 al 13 aprile 2023 nel Centro Congressi di Darfo Boario Terme. L’evento, organizzato dalla Asd Scacchistica Partenopea in collaborazione con il Comune di Darfo e supportato dal Consorzio Thermae e Ski Valle Camonica, era inserito nel calendario del Programma Italia dei Giochi olimpici di Milano/Cortina 2026 e patrocinato, oltre che dalla Federazione Scacchistica Italiana, anche dalla Regione Lombardia e dalla Comunità Montana di Valle Camonica; la direzione tecnica è stata curata dall’organizzatore internazionale Gianvittorio Perico.
Il trionfo di Lazio Scacchi ha rappresentato, per almeno due ragioni, una svolta rispetto al recente passato: anzitutto per avere interrotto il record dei pluricampioni di Padova, assenti dalla competizione e vincitori di 14 scudetti dal 2009 al 2024, in secondo luogo per la differente formula dell’evento. Per la prima volta, infatti, la serie Master del campionato prevedeva un girone unico, nel quale le 20 squadre partecipanti (24 dal prossimo anno) si sono affrontate a sistema svizzero nell’arco di 9 turni di gioco: fino al 2024 erano stati disputati due gironi da 8 formazioni ciascuno, con playoff e playout per definire podio e retrocessioni.
Lazio Scacchi, favorita della vigilia, ha concluso imbattuta con 16 punti di squadra su 18 e 24,5 individuali su 36, schierando due fuoriclasse stranieri, il serbo Alexey Sarana e il brasiliano Alexandr Fier (che si sono alternati sulla prima scacchiera), e cinque fra i migliori giocatori azzurri: Sebastian Dario Iermito, il pluricampione italiano Michele Godena, Gabriele Lumachi, Miragha Aghayev e Fabrizio Bellia.
Sul secondo gradino del podio con 15 punti (23,5) è salita Nastrofex Cufra Partenopea, guidata dal greco Dimitrios Mastrovasilis e dal vicecampione italiano Sabino Brunello, sul terzo con 12 (22), grazie allo spareggio tecnico, la sarda Arzachess Costa Smeralda, con il 17enne francese Marc’Andria Maurizzi, campione mondiale U20 nel 2023, e il campione italiano in carica Francesco Sonis.
Oltre ai già citati, fra i giocatori di rilievo in gara c’erano, fra gli altri, il 18enne russo Volodar Murzin (campione del mondo rapid in carica) e il numero tre azzurro Lorenzo Lodici, entrambi schierati dalla palermitana ASD Pesone Isolano di Misilmeri, infine quarta sempre a 12 (21); ha chiuso a 12 (20) anche l’Accademia Romana, guidata dagli azzurri Pier Luigi Basso e Valerio Carnicelli e dal moldavo Dragos Ceres. Carnicelli, argento in terza scacchiera, ha ottenuto la sua terza e definitiva norma di maestro interazionale ed è quindi ora in attesa della ratifica del titolo.
La Lazio ha reso ancora più marcato il suo trionfo aggiudicandosi quattro delle cinque medaglie d’oro individuali di scacchiera: in prima con Sarana, in terza con Iermito, in quarta con Godena, in quinta (ovvero come riserva) Aghayev. Solo la seconda scacchiera è stata conquistata dal giocatore di un’altra formazione, Guido Caprio del Grifone di Arzignano, formazione che è tuttavia retrocessa insieme a Scacchistica Trentina, Cerianese e Mimosa Milano.
Per effetto delle retrocessioni, risultano promosse alla Master 2026, insieme alla messinese Kodokan A, alla Scacchistica Novarese, a Firenze Scacchi Santo Spirito, a Prato Nightmare e a Blackteam Ostiascacchi, anche La Spezia, Varese e Chessmate di Bagheria.
Il campionato metteva in palio, oltre al titolo italiano, anche la qualificazione all’European Chess Club (ECC), la Champions League degli Scacchi, che si giocherà a Rodi, in Grecia, dal 18 al 25 ottobre prossimi. A causa della concomitanza con il campionato europeo femminile individuale non è stata disputata insieme al CIS Master, come avveniva di solito, l’analoga finale femminile a squadre (CISF).
La manifestazione si è chiusa con un bilancio assolutamente positivo dal punto di vista organizzativo e di audience, avendo fatto registrare un folto pubblico online grazie alla trasmissione in diretta streaming di tutte le partite – trasmissione realizzata in collaborazione con Chess.com, con il commento tecnico del grande maestro Alessio Valsecchi e della pluricampionessa italiana Mariagrazia De Rosa.
Nella stessa sede del CIS Master, dall’11 al 13 aprile, è stato ospitato un torneo week-end collaterale, a cui hanno preso parte 59 giocatori, organizzato dal Delegato Provinciale FSI di Brescia con la collaborazione di tutti i circoli scacchistici della provincia. Al termine dei 5 turni di gioco il favorito MI parmense Paolo Vezzosi l’ha spuntata (imbattuto) con 4 punti nell’open A (Elo > 1700), superando per spareggio tecnico la 18enne MFf palermitana Enrica Zito e il CM reatino Federico Albini; la polacca Anna Sabat ha vinto, anche lei con 4 su 5, l’open B (Elo < 1800), spuntandola sul 16enne bresciano Arslan Mazhar, sul mantovano Francesco Foroni e sulla 13enne bresciana Stella Andreoli.
Sito ufficiale Master: https://www.scacchisticapartenopea.org/
Risultati torneo collaterale: https://www.vegaresult.com/
Classifica finale CIS Master: 1ª Lazio Scacchi 16 punti di squadra su 18; 2ª Nastrotex Cufra Partenopea 15; 3ª-5ª Arzachess Costa Smeralda, Asd Pedone Isolano, Accademia Romana – Team Arrocco 12; 6ª-7ª Circolo Palermitano Scacchi, Palermo Scacchi 10; 8ª-9ª Etna Scacchi, Palmascacchi Blacks 9; 10ª-14ª World Trading Lab Club 64, C. S. B. Le Due Torri, Chieti, Asolo, Dragone Latina 8; 15ª-18ª SS Torinese, Accademia Milano, US Trentina, Asd Cerianese 7; 19ª Mimosa Milano 4; 20ª Il Grifone Arzignano 3
Classifica finale open A: 1°-3° Vezzosi, Vito, Albini 4 punti su 5; 4°-5° Rubini, Rotolante 3,5; 6°-12° Zamboni, Canova, Piantoni, Mangili, Lucchi, Gazzoli, Vitale 3; ecc.
Classifica finale open B: 1ª-4ª Sabat, Mazhar, Foroni, Andreoli 4 punti su 5; 5°-7° Allocco, Gerri, Morganti 3,5; 8°-11° Maffeis, Cotti Cottini, Appolonia, Mazzucchelli 3; ecc.
FRANCIA: CARLSEN VINCE LA SECONDA TAPPA DEL FREESTYLE GRAND SLAM
Dopo il terzo posto rimediato nella prima, Magnus Carlsen è andato a segno nella seconda tappa del Freestyle Chess Grand Slam Tour, circuito di scacchi-960 (o Fischer-Random) finanziato dall’imprenditore tedesco Jan Henric Buettner e fortemente voluto dallo stesso ex campione del mondo. L’evento è stato disputato a Parigi (Francia) dal 7 al 14 aprile, con la formula già vista lo scorso febbraio a Wangels (Germania): i dodici partecipanti si sono affrontati inizialmente in una fase di qualificazione, ovvero un girone all’italiana a cadenza rapida (10’+10”); i primi otto hanno avuto accesso a un tabellone a eliminazione diretta, dove erano previsti mini-match di due partite a cadenza classica (90’+ 30”) più eventuali spareggi prima rapid e poi lampo, seguiti da una partita Armageddon in caso di ulteriore parità.
A spuntarla nel girone preliminare con 8,5 punti su 11 è stato il russo Ian Nepomniachtchi, che ha superato per spareggio tecnico lo stesso Carlsen e staccato di una lunghezza e mezza il francese Maxime Vachier-Lagrave; a 6,5 hanno chiuso l’indiano Arjun Erigaisi e l’uzbeco Nodirbek Abdusattorov (che ha sostituito in extremis lo statunitense Hans Niemann), a 6 lo statunitense Hikaru Nakamura, a 5,5 il tedesco Vincent Keymer (vincitore della prima tappa) e a 4,5 l’italo-amricano Fabiano Caruana; eliminati l’ungherese Richard Rapport (3,5) e gli indiani Rameshbabu Praggnanandhaa (4), Dommaraju Gukesh (3,5) e Santosh Vidit (2), che, fresco di nozze, aveva avuto accesso al torneo grazie a un preliminare ciclo di qualificazione.
Nel tabellone a eliminazione diretta Carlsen ha sconfitto per 1,5-0,5 tutti i suoi avversari: Abdusattorov nei quarti, Caruana in semifinale e Nakamura in finale; Fab Fab, già secondo nella tappa tedesca, ha vinto la finale per il 3° posto contro Keymer. Proprio quest’ultimo e Magnus gareggeranno anche nella fase del Grand Slam a Karlsruhe (17-21 aprile), dove il “Grenke Freestyle Chess Open” è inserito nel più grande festival di scacchi del mondo, che dovrebbe attrarre ben oltre duemila partecipanti.
Le prossime tappe a inviti del Freestyle Chess Grand Slam Tour saranno invece a New York dal 17 al 24 luglio, Nuova Delhi dal 17 al 24 settembre e Città del Capo dal 5 al 12 dicembre.
Sito ufficiale: https://www.chess.com/
Classifica finale: 1° Carlsen; 2° Nakamura; 3° Caruana; 4° Keymer; 5° Erigaisi; 6° Vachier-Lagrave; 7° Nepomniachtchi; 8° Abdusattorov
MONDIALE FEMMINILE: JU A MEZZO PUNTO DALLA CONFERMA DEL TITOLO
La cinese Ju Wenjun è a mezzo punto dalla conferma del titolo mondiale femminile, dopo aver preso il largo nel match che la vede opposta alla connazionale e coetanea Tan Zhongyi. La sfida, al meglio delle 12 partite, è stata ospitata dal 3 al 10 aprile a Shanghai e, dal 13, è ripresa a Chongqing, dove erano originariamente in programma gli incontri a partire dal settimo, con eventuale tie-break il 21. Dopo un avvio equilibrato, però, Tan è crollata, perdendo quattro partite di fila, e non sembra improbabile che il match si concluda già il 16.
In seguito a una patta iniziale, la sfidante si era addirittura portata in vantaggio nella seconda partita e sembrava speranzosa di riprendersi quel titolo che, nel 2018, proprio Ju le aveva strappato imponendosi 5,5-4,5. Nella terza però la campionessa è riuscita a vincere un finale che sembrava incanalato verso la patta e poi, nella quarta, a salvarne uno che l’aveva vista in grosse difficoltà. Tan deve aver accusato il colpo psicologico, perché dalla qunta all’ottava ha rimediato quattro meritate sconfitte, permettendo alla rivale di portarsi sul 6-2. Un crollo che ricorda quello di Nepomniachtchi nella sfida mondiale del 2021 contro Carlsen, terminata 7,5-3,5 dopo l’iniziale 2,5-2,5, ma ancor più, quanto meno considerando il punteggio, quello di Tigran Petrosian nella finale del torneo dei Candidati del 1971 contro Bobby Fischer, nella quale l’americano si impose 6,5-2,5 proprio grazie a quattro vittorie consecutive. Domani Ju avrà il Bianco nella nona partita e, in caso di patta o vittoria, si confermerà campionessa del mondo femminile; in tal caso le premiazioni e la cerimonia di chiusura del match verranno anticipate al 17 aprile.
Sito ufficiale: https://womenworldchampionship2025.fide.com/
REYKJAVIK (ISLANDA): MAGHSOODLOO RISPETTA IL PRONOSTICO NELL’OPEN
Il favorito GM iraniano Parham Maghsoodloo si è aggiudicato l’edizione 2025 del forte e affollato open di Reykjavik (Islanda), disputata dal 9 al 15 aprile e dedicata in extremis alla memoria di Fridrik Ólafsson, primo grande maestro islandese ed ex presidente della FIDE, scomparso appena cinque giorni prima dell’inizio del torneo. Maghsoodloo ha concluso solitario e imbattuto con 7,5 punti su 9, staccando di mezza lunghezza un gruppo di dieci giocatori: il sempreverde GM ucraino Vasyl Ivanchuk, il GM azerbaigiano Mahammad Muradli, il GM serbo Velimir Ivic, il GM indiano Abhijeet Gupta, il GM cinese Lu Shanglei, i GM statunitensi Brandon Jacobson e Joshua Friedel, il GM norvegese Elham Amar, il GM francese Matthieu Cornette e il GM montenegrino Denis Kadric.
Decisivo è stato il penultimo turno, prima del quale cinque giocatori condividevano la vetta a quota 6 su 7: negli scontri diretti di vertice solo Maghsoodloo è emerso vincitore, contro il 16enne GM inglese Royal Shreyas, pareggiando poi l’ultima partita contro Gupta. Shreyas si è dovuto accontentare del miglior piazzamento fra gli U16 a quota 6,5; con lo stesso punteggio ha chiuso la quindicenne cinese Lu Miaoyi, prima fra le donne. All’evento hanno preso parte 419 giocatori provenienti da 51 federazioni, tra i quali trentacinque GM e ventidue MI.
Risultati: https://chess-results.com/tnr981120.aspx
Classifica finale: 1° Maghsoodloo 7,5 punti su 9; 2°-11° Ivanchuk, Muradli, Ivic, Gupta, Lu Shanglei, Jacobson, Amar, Cornette, Friedel, Kadric 7; ecc.
ADDIO A FRIDRIK OLAFSSON, PRIMO GM ISLANDESE ED EX PRESIDENTE FIDE
Si è spento venerdì 4 aprile, all’età di 90 anni, Fridrik Ólafsson, primo grande maestro islandese, ex presidente della FIDE, sei volte campione nazionale, due volte campione nordico e unico islandese ad aver raggiunto il Torneo dei Candidati. La notizia della sua morte, avvenuta dopo una breve ma grave malattia, è stata annunciata dalla Federazione Scacchistica Islandese il lunedì successivo, lasciando un vuoto enorme nel cuore degli appassionati di scacchi di tutto il mondo.
Nato il 26 gennaio 1935 a Reykjavik, Ólafsson imparò le regole del gioco a otto anni, durante la Seconda Guerra Mondiale, da suo padre. A undici anni disputò il suo primo torneo ufficiale, sorprendendo tutti con un eccellente 4,5 su 8 contro avversari adulti. Poco dopo, vinse la seconda divisione del campionato di Reykjavik. Da lì, cominciò un’ascesa che lo avrebbe portato a cambiare la storia degli scacchi in Islanda.
Nel 1952 vinse il suo primo campionato nazionale e prese parte alla sua prima Olimpiade, a Helsinki. Sarebbero seguite altre sette partecipazioni olimpiche. Nel 1953 vinse il suo primo titolo nordico, mentre nel 1958, dopo diverse prestazioni brillanti nei tornei internazionali, venne insignito del titolo di Grande Maestro dalla FIDE, diventando un eroe nazionale.
Tra il 1955 e il 1980, Ólafsson fu stabilmente tra i primi 50 giocatori al mondo, sconfiggendo leggende come Tal, Petrosian, Fischer, Karpov, Keres, Geller, Korchnoi, Larsen, Portisch, Timman e Seirawan. Nonostante provenisse da un piccolo paese con risorse limitate, riuscì a imporsi nel panorama scacchistico internazionale grazie al suo talento, alla dedizione e a un atteggiamento sempre cordiale e signorile.
Nel 1959, dopo il brillante quinto posto al torneo interzonale di Portoroz, ottenne la qualificazione al Torneo dei Candidati. In quell’edizione batté il giovane prodigio Fischer, usando una delle sue aperture preferite. Nello stesso anno vinse il celebre torneo Hoogovens di Beverwijk, trionfo che avrebbe ripetuto nel 1976.
Sebbene Ólafsson avesse inizialmente considerato una carriera in medicina, negli anni ’60 decise di dedicarsi agli studi in giurisprudenza, laureandosi all’Università d’Islanda nel 1968. Durante questo periodo continuò a giocare, anche se con meno frequenza. Il suo talento non diminuì: nel 1962 vinse l’oro individuale alle Olimpiadi di Varna e nel 1963 ottenne il terzo posto alla prima edizione della Piatigorsky Cup a Los Angeles.
Il torneo più forte a cui partecipò nella sua carriera fu probabilmente il Memorial Alekhine di Mosca del 1971, dove affrontò Spassky, Karpov, Tal, Korchnoi e altri grandi. La sua presenza in quell’evento fu strategica anche a livello politico: contribuì indirettamente alla scelta dell’Islanda come sede del famoso match tra Fischer e Spassky nel 1972.
Nel 1978, a 43 anni, Ólafsson fu eletto presidente della FIDE, succedendo a Max Euwe. Durante il suo mandato, cercò di gestire con equilibrio situazioni complesse come il match mondiale del 1981 tra Karpov e Korchnoi, sfidando le pressioni dell’Unione Sovietica. Questo coraggio gli costò la rielezione nel 1982, quando perse contro Florencio Campomanes.
Pur lontano dalle competizioni per motivi istituzionali, nel 1980 Ólafsson ottenne una storica vittoria contro Karpov in un torneo a Buenos Aires, unico caso di un presidente FIDE capace di battere il campione del mondo in carica.
Dal 1984 al 2005 fu Segretario Generale del Parlamento islandese, ma non abbandonò mai completamente gli scacchi. Continuò a giocare in eventi senior e tornei veloci fino a tarda età, con grande spirito competitivo. Nel 2008 l’Islanda gli dedicò un francobollo con la posizione finale della sua partita vinta contro Fischer nel 1958. Dal 2012, il 26 gennaio è diventato il “Giorno nazionale degli scacchi” in Islanda.
Nel 2015, Reykjavik gli conferì la cittadinanza onoraria. L’open di Reykjavik – torneo che vinse tre volte –, iniziato il 9 aprile, era pronto a celebrare il suo 90º compleanno nel 2025, ma si è trasformato invece in un omaggio alla sua memoria, con la promessa di un torneo commemorativo in un prossimo futuro.
RODI (GRECIA): LA SERBA INJAC DOMINA IN RIMONTA L’EUROPEO FEMMINILE
Trionfo in rimonta per la MI serba Teodora Injac nella 25ª edizione del campionato europeo femminile. Dopo una clamorosa sconfitta al primo turno, Injac ha inanellato nove vittorie consecutive, conquistando con un turno d’anticipo il suo primo titolo continentale e concludendo infine con 9,5 punti su 11, che le sono valsi 18,6 punti Elo e soprattutto il primo premio da 10.000 euro.
Sul podio sono salite anche la rumena Irina Bulmaga e l’estone Mai Narva, rispettivamente seconda e terza a quota 8 grazie a un miglior spareggio tecnico rispetto alla polacca Aleksandra Maltsevskaya, che ha potuto comunque consolarsi con la qualificazione certa alla Coppa del Mondo FIDE Femminile 2025, riservata (almeno) alle prime dieci classificate.
L’edizione 2025 del Campionato Europeo Femminile è stata disputata dal 31 marzo all’11 aprile nel lussuoso Palace Conference Hotel di Rodi (Grecia), attirando 136 partecipanti provenienti da 34 Paesi, con un rating FIDE compreso tra 1470 e 2473. A guidare il tabellone di partenza era la GM georgiana Nino Batsiashvili. Con 11 giocatrici oltre quota 2400 e 25 tra i 2300 e i 2400, la competizione si preannunciava serrata, complice anche un montepremi di 60.000 euro.
Il cammino di Injac verso il titolo, come anticipato, è iniziato tuttavia nel peggiore dei modi: al primo turno, contro la sedicenne georgiana Anastasia Kirtadze (rating 2180), ha mancato un matto in due mosse e si è poi arresa in un finale di Torri. Un passo falso che avrebbe potuto segnare la fine del sogno europeo, ma la serba ha reagito con forza mentale e determinazione, trasformando quella sconfitta in un trampolino di lancio verso il successo.
Dal canto proprio, Kirtadze ha chiuso con una performance da 2446 e un guadagno di 154 punti Elo. Prestazioni degne di nota sono state realizzate anche dalla slovena Zala Urh (+57 punti) e dalla lettone Agnesa Stepania Ter-Avetisjana, salita da 2100 a 2200.
Grande soddisfazione in patria per Injac, celebrata dalle autorità scacchistiche serbe. Il capitano olimpico Miodrag Perunovic ha elogiato la sua impresa: «Se lo meritava pienamente: per il suo atteggiamento, il suo impegno e la sua forza mentale. Congratulazioni!»
Niente da fare, invece, per le due rappresentanti azzurre: Marina Brunello, battuta all’ultimo turno da Batsiashvili, si è piazzata al 39° posto con 6,5 su 11; Olga Zimina, partita bene con 3 su 4, ha concluso il suo torneo con un deludente 81° posto a quota 5.
Risultati: https://chess-results.com/tnr1135872.aspx
Classifica finale: 1ª Injac 9,5 punti su 11; 2ª-4ª Bulmaga, Narva, Maltsevskaya 8; 5ª-14ª Tsolakidou, Javakhishvili, Batsiashvili, Ushenina, Daulyte-Cornette, Mammadova, Mkrtchian, Milliet, Kiolbasa, Kulon 7,5; ecc.
GENOVA: ALEKSANDRA SHVEDOVA PRIMA NEL WEEK-END DI PRIMAVERA
La 17enne MFf milanese Aleksandra Shvedova ha vinto la 27ª edizione del Festival week-end di primavera, disputata a Genova dal 4 al 6 aprile. Shvedova, numero uno di tabellone, si è piazzato al primo posto con 4,5 punti su 5 nell’open A (Elo > 1750), pareggiando solo al terzo turno con il 20enne imperiese Alessandro Favaro e vincendo tutte le altre partite. Lo stesso Favaro è salito sul secondo gradino del podio a quota 4 dopo averla spuntata per spareggio tecnico sul MI milanese Angelo Damia, sulla MFf rumena Ekaterina Pirvulescu e sul giapponese Ryo Shiomi.
Nell’Open B (Elo 1500-1850) il genovese Federico Zambiasi, favorito della vigilia, si è imposto con 4,5 punti su 5 dopo aver superato per spareggio tecnico il conterraneo Jacopo Galluccio, mentre il 14enne milanese Federico Sartirana si è piazzato terzo alla guida del terzetto a 4, composto anche dall’imperiese Claudio Ruggeri e dal trevigiano Filippo Abisso.
Lo spareggio tecnico ha deciso il vincitore anche dell’open C (Elo < 1600), dove l’alessandrino Tommaso Loberti (classe 2015) si è piazzato al primo posto con 4,5 punti su 5, staccando di mezza lunghezza il tredicenne genovese Inti Mahatma Franco Teves, il francese Artem Maltsev e il leccese Roberto Carrisi. All’evento hanno preso parte 135 giocatori, provenienti da sei Paesi diversi, tra cui un MI, un MF e due MF femminili nel gruppo principale.
Risultati: https://vesus.org/event/YW0gN7be
Classifiche finali
Open A: 1ª Shvedova 4,5 punti su 5; 2ª-5ª Favaro, Damia, E. Pirvulescu, Shiomi 4; 6°-11° Gioseffi, Guccione, Cazzaniga, A. Pirvulescu, Martinelli, Molina 3,5; ecc.
Open B: 1°-2° Zambiasi, Galluccio 4,5 punti su 5; 3°-5° Sartirana, Ruggeri, Abisso 4; 6°-7° Barbagallo, Mazzucchelli 3,5; ecc.
Open C: 1° Loberti 4,5 punti su 5; 2°-4° Franco Teves, Maltsev, Carrisi 4; 5°-9° Porcile, Mantovani, Gallo, Carlesso, Contadini 3,5; ecc.
TODI: DI BENEDETTO LA SPUNTA NELLA PRIMA TAPPA DEL GP DELL’UMBRIA
Il MI romano Edoardo Di Benedetto ha vinto la seconda edizione del torneo internazionale “Città di Todi”, disputata nella località umbra dall’11 al 13 aprile e valida come prima tappa del Grand Prix dell’Umbria. Di Benedetto, che partiva come favorito della vigilia, ha rispettato i pronostici piazzandosi al primo posto imbattuto con 4 punti su 5 nell’open A (Elo > 1800), superando per spareggio tecnico il MI filippino Virgilio Vuelban e il 15enne viterbese Alexandro Beliman.
Il trevigiano Michele Mancin, numero nove di tabellone, ha invece vinto con 4,5 punti su 5 l’open B (Elo < 1800), superando per spareggio tecnico l’anconetano Gianfranco Pocognoli; terzo alla guida del gruppo a 3,5 il perugino Luigi Canestrelli.
L’aretino Marco Bruni (classe 2015), infine, si è imposto nell’open C (Elo < 1600) con 4,5 punti su 5, staccando di mezza lunghezza il bellunese Fausto Gallo e il 18enne perugino Gabriele Servili. All’evento hanno preso parte in totale 98 giocatori, provenienti da quattro Paesi diversi, tra cui due MI e due maestri nell’open principale.
Risultati: https://vesus.org/event/c_TLg6e2
Classifiche finali
Open A: 1°-3° Di Benedetto, Vuelban, Beliman 4 punti su 5; 4°-6° D’Antonio, Brozzi, Albertini 3,5; 7°-13° Bergamaschi, Zincani, Di Giacinto, Cosci, G. Marino, Amonov, Buffoni 3; ecc.
Open B: 1°-2° Mancin, Pocognoli 4,5 punti su 5; 3°-9° Canestrelli, Iatrino, Skrijelj, F. Ruggeri, Zengoni, Oleinic, Pollicino 3,5; ecc.
Open C: 1° Bruno 4,5 punti su 5; 2°-3° Gallo, Servili 4; 4°-8° De Simone, Dervishi, Lavarini, Gabrieli, Coccia 3,5; ecc.