MS: on line il numero 887

E’ on line il numero 887 del nostro settimanale web, Messaggero Scacchi. E’ possibile leggerlo in versione html o scaricarlo in formato pdf. Il file di partite è in formato PGN zippato.
In questo numero:
1 – COPPA DEL MONDO: FUORI CARLSEN E CARUANA, SCOPPIA IL “CASO” DEI BERMUDA
2 – TRIESTE: VINCE L’UNGHERESE CSABA HORVATH, NORMA MI PER ALBERTO BARP
3 – AMANTEA: L’UCRAINO GASANOV IN SOLITARIA, NORMA MI PER PESCATORE
4 – KHOMEIN (IRAN): IL CROATO MARIN BOSIOCIC IN SOLITARIA NELLA AFTAB CUP
5 – INNSBRUCK: SUCCESSO PER IL LETTONE MESKOVS, DENIS ROMBALDONI QUARTO
6 – CESENATICO: AZER MIRZOEV RISPETTA IL PRONOSTICO, CALAVALLE TERZO
7 – IMPERIA: IL FRANCESE LEGKY DOMINA IL FESTIVAL, OMAR STOPPA SECONDO
8 – PINZOLO: IL CESENATE CASADEI SI CONFERMA CAMPIONE ITALIANO NON VEDENTI

1 – COPPA DEL MONDO: FUORI CARLSEN E CARUANA, SCOPPIA IL “CASO” DEI BERMUDA
Un’ecatombe di big, incluso Magnus Carlsen, e un polverone per un paio di bermuda. Queste le notizie salienti dei primi tre turni di Coppa del mondo, in corso a Tbilisi (Georgia) fino al 27 settembre.
Iniziamo dagli scacchi giocati, che riguardano ormai solo 16 dei 128 giocatori che si erano presentati ai nastri di partenza. Dopo un turno iniziale senza sorprese di spicco, eccezion fatta per l’uscita di scena dell’ucraino Pavel Eljanov (Elo 2734) ad opera dello statunitense Alex Lenderman (2565), nel secondo sono cadute le prime teste davvero illustri: su tutte quelle dell’indiano ed ex campione del mondo Vishy Anand, del russo Sergey Karjakin, vincitore della Coppa nel 2015, e dell’azerbaigiano Shakhriyar Mamedyarov, numero 6 di tabellone, eliminati rispettivamente dal canadese Anton Kovalyov (tenete a mente questo nome), dal connazionale Daniil Dubov e dall’ucraino Yuriy Kuzubov. Tra i nomi eccellenti, spesso protagonisti nel circo delle star, sono finiti fuori dai giochi anche i cinesi Yi Wei e Yangyi Yu, il polacco Radoslaw Wojtaszek, l’indiano Pentala Harikrishna, l’azerbaigiano Teimour Radjabov e l’inglese Michael Adams. Una bella carneficina, insomma, ma teste ancora più eccellenti sono rotolate a terra nel terzo turno: qui infatti il campione del mondo Magnus Carlsen, favorito della vigilia, è stato surclassato 1,5-0,5 dal cinese Xiangzhi Bu, mentre Fabiano Caruana, Vladimir Kramnik e Hikaru Nakamura hanno ceduto il passo ad avversari meno quotati, ma tutt’altro che ignoti: il russo Evgeny Najer, l’ucraino Vassily Ivanchuk e il russo Vladimir Fedoseev.
Gli ottavi di finale, dove sono giunte solo tre delle prime otto teste di serie, vedono dunque di fronte: Bu-Svidler, Vachier Lagrave-Grischuk, Ivanchuk-Giri, Aronian-Dubov, So-Jobava, Fedoseev-Rodshtein, Najer-Rapport e H. Wang-Ding (unico derby del turno fra due dei tre cinesi rimasti in gara).
E passiamo al “caso” dei bermuda, che ha visto protagonisti il sopra citato Kovalyov, ovvero colui che indossava il capo d’abbigliamento, e l’organizzatore dell’evento, il georgiano Zurab Azmaiparashvili, personaggio di spicco in seno alla Fide, già più volte finito nell’occhio del ciclone per vicende non proprio edificanti (un presunto torneo fantasma da lui organizzato e vinto nel 1995 per “gonfiarsi” l’Elo e un presunto caso di molestie sessuali nel 2007 in Messico).
Ebbene, all’inizio del terzo turno il giocatore canadese, che già aveva indossato i bermuda nei suoi match vittoriosi contro lo statunitense Varuzhan Akobian e Anand, senza che nessun arbitro gli dicesse nulla e senza alcuna protesta da parte dei suoi avversari, è stato avvicinato dal capo del collegio arbitrale, Tomasz Deluga, dieci minuti prima che iniziasse la sua partita contro l’israeliano Maxim Rodshtein; il direttore di gara ha chiesto a Kovalyov di andarsi a cambiare, in quanto i bermuda avrebbero violato, a suo dire, il codice di abbigliamento che i partecipanti al torneo erano tenuti a rispettare da contratto.
Dopo di lui, però, a far la voce grossa e a ribadire il concetto in maniera non proprio gentile, secondo quanto scritto da Kovalyov sul suo profilo Facebook, è intervenuto Azmaiparashvili: «È stato molto aggressivo, mi ha urlato contro e ha usato l’appellativo razziale “zingaro” per insultarmi, oltre a ribadire diverse volte che sarei stato punito dalla Fide», ha raccontato il canadese. «Gli ho risposto che avevo chiesto alla precedente Coppa del mondo se quello che indossavo fosse ok e mi era stato detto di sì da qualcuno dell’organizzazione. Zurab, in modo impetuoso, mi ha detto che non gli interessava, che adesso era lui l’organizzatore. A questo punto ero veramente arrabbiato, ma ho cercato di non fare niente di stupido e gli ho chiesto perché fosse così aggressivo con me e lui mi ha risposto: “perché sei uno zingaro”».
«Quindi immaginate: il turno sta per iniziare, sono stato bullizzato dall’organizzatore del torneo, che mi ha assicurato che sarei stato punito dalla Fide, mi ha urlato contro e usato un appellativo razziale per insultarmi. Cosa avreste fatto nella mia situazione? Penso che molte persone avrebbero dato un pugno in faccia a questa persona o almeno l’avrebbero insultata. Io ho deciso di abbandonare l’evento».
Azmaiparashvili in seguito non ha neppure provato a negare di aver usato il termine “zingaro” nei confronti di Kovalyov, ma ha aggiunto che il suo non voleva essere un insulto razziale, ma un modo per dire che il canadese, abbigliato in quel modo, sembrava un senzatetto (!).
Comunque sia andata e quali che siano stati i toni, quel che è certo è che, dopo il faccia a faccia con l’organizzatore, Kovalyov è uscito dalla sala di gioco per non farvi più ritorno; così, dopo 15 minuti dall’inizio del turno, Rodshtein si è visto assegnare il punto e il giorno successivo ha di nuovo vinto senza muovere un pezzo. Di certo vi è però anche un altro fatto: il “codice di abbigliamento” cui hanno fatto riferimento sia l’arbitro sia l’organizzatore, nonché il contratto della Coppa del mondo, è, in realtà, assolutamente vago, non vietando affatto i bermuda o altri capi che si potrebbero tutt’al più definire inappropriati per un evento di punta del calendario mondiale. L’articolo 8.1 del regolamento Fide (C. 01), che si può leggere in originale al link https://www.fide.com/fide/handbook.html?id=15&view=category, contiene solamente alcune raccomandazioni per gli organizzatori, citando semplicemente «la necessità che tutti i giocatori prestino attenzione al proprio aspetto personale. L’immagine del giocatore di scacchi dovrebbe essere dignitosa e vestirsi in maniera adeguata non solo dimostra rispetto per il gioco, ma anche nei confronti degli sponsor […] Ad esempio, alcune federazioni hanno vietato pantofole, magliette e gilet senza maniche nei propri tornei. Devono essere ammoniti anche coloro che hanno capelli spettinati e unti, oltre a chi indossa jeans vecchi o strappati e in generale un abbigliamento sciatto». Dunque? Lasciare che ogni scacchista decida in base al proprio gusto personale quale look possa definirsi sciatto o poco consono è tutto fuorché una buona idea: per questo non si può dire che che Kovalyov abbia infranto alcuna regola (ovvero: nessuno avrebbe potuto o dovuto obbligarlo a cambiare abbigliamento 10 minuti prima che iniziasse il turno). “Dura lex, sed lex”, dicevano i latini. Ma la legge dovrebbe esserci ed essere chiara, innanzitutto.
Sito ufficiale: https://tbilisi2017.fide.com/

2 – TRIESTE: VINCE L’UNGHERESE CSABA HORVATH, NORMA MI PER ALBERTO BARP
Il GM ungherese Csaba Horvath ha vinto la 19ª edizione del Festival internazionale di Trieste, disputata dal 2 al 9 settembre. Dopo la sconfitta al primo turno con la MFf slovacca Lara Janzelj, Horvath si è ripreso subito, portando a termine il torneo senza ulteriori sconfitte e ottenendo il primo posto in solitaria con 7 punti su 9. Dietro di lui, sul secondo gradino del podio, è salito il GM ucraino Vladimir Baklan, che partiva come favorito della vigilia, ma è stato rallentato nella corsa al primo posto da troppi pareggi. Il GM croato Ognjen Jovanic è, invece, salito sul terzo gradino del podio alla guida di un nutrito gruppo di giocatori a quota 6, composto anche dal MI spagnolo Alberto Suarez Real, dal GM ucraino Alexander Kovchan, dal MI russo Pavel Shkapenko, dal GM tedesco Dmitrij Kollars, dal MF croato Matlja Ostovic, dal GM ungherese Joszef Horvath e dal MI ucraino Kiril Shevchenko.
Il MF bellunese Alberto Barp, miglior italiano in gara, si è piazzato 11°, 12° per spareggio tecnico nel gruppo a 5,5: la sua vittoria più prestigiosa è stata quella al primo turno con il più quotato Shevechenko, seguita da tre pareggi e dalla sconfitta al giro di boa del quinto turno con Horvath, mentre nella seconda parte del torneo il MF veneto ha messo il turbo vincendo tre partite consecutive e realizzando una norma di maestro internazionale. A quota 5,5 hanno chiuso altri due italiani: il MI pisano Marco Codenotti, 13° per sapreggio tecnico e il MI parmese Paolo Vezzosi, che si è piazzato 15°.
Il Festival Polojaz (Elo <2001) è stato vinto, invece, da Gheorghe Panican, primo in solitaria e imbattuto con 7,5 punti su 9, il cui bottino di vittorie include anche quella con lo sloveno Simon Spacapan, favorito della vigilia, che si è dovuto accontentare del secondo posto alla guida del gruppo a quota 6,5, composto anche dal triestino Filippo Camana, dal pordenonese Roberto Pellicoro e dall’astigiano Roberto Forno.
Alla manifestazione hanno preso parte in totale 107 giocatori, provenienti da sedici Paesi diversi, tra cui sette grandi maestri, dodici maestri internazionali e sette maestri Fide nel torneo principale.
Sito ufficiale: http://www.sst1904.com/pagine/index.html
Classifiche finali
Master: 1° C. Horvath 7 punti su 9; 2° Baklan 6,5; 3°-10° Jovanic, Suarez Real, Kovchan, Shkapenko, Kollars, Ostovic, J. Horvath, Shevchenko 6; 11°-15° Jarmula, Barp, Codenotti, Derakhshani, Vezzosi 5,5; ecc.
Festival Polojaz: 1° Panican 7,5 punti su 9; 2°-5° Spacapan, Camana, Pellicoro, Forno 6,5; 6°-10° Petrovic, Tomio, Trussevich, Nanni, Pierrat 6; ecc.

3 – AMANTEA: L’UCRAINO GASANOV IN SOLITARIA, NORMA MI PER PESCATORE
Il GM ucraino Eldar Gasanov ha dominato la 15ª edizione del Festival Internazionale “Città di Amantea” (Calabria), disputata dal 3 al 10 settembre. Gasanov, che partiva con il numero otto di tabellone, si è imposto in solitaria con 7,5 punti su 9 e un’unica sconfitta, al terzo turno con il Campione italiano in carica, il GM milanese Alberto David. Nella sua strada verso la vetta della classifica Gasanov ha vinto tra gli altri con il GM francese Maxime Lagarde, favorito della vigilia, al settimo turno. I GM Hristos Banikas (Grecia) e Thal Abergel (Francia) hanno spartito il secondo posto a quota 6,5. Subito fuori dalla zona podio, il GM ucraino Andrey Sumets si è piazzato quarto alla guida di un nutrito gruppo a quota 6, composto anche da David – miglior italiano in gara -, Lagarde, dai francesi MI Axel Delorme e GM Fabien Libisziewski, dal GM russo Evgeny Vorobiov e dal neo-MF palermitano Michel Bifulco. Quest’ultimo, salito a 2344 nel live rating, ha mancato per soli 2 punti di media Elo degli avversari la norma MI, che non è invece sfuggita al MF pesarese Lorenzo Pescatore, 11° ex aequo e 12° per spareggio tecnico a quota 5,5.
L’aretino Filippo Madiai si è imposto in solitaria e imbattuto nell’Open B con 7 punti su 9, staccando di mezza lunghezza il suo avversario più diretto, il palermitano Giuseppe Adalberto Cino, classe 2003, che è salito sul secondo gradino del podio alla guida di un nutritissimo gruppo a quota 6,5, mentre il favorito Andriy Pochyhaylo, calabrese, non è andato oltre il nono posto (undicesimo per spareggio tecnico).
Il cosentino Marco sangregorio, classe 2005, ha dominato infine l’Open C piazzandosi al primo posto in solitaria e imbattuto con 8,5 punti su 10, mentre il napoleano Luca D’Angelo è salito sul secondo gradino del podio con 7 punti, seguito dal cosentino Riccardo Sanzi, terzo a 6,5.
Al torneo hanno preso parte 129 giocatori provenienti da undici Paesi diversi, tra cui nove grandi maestri, sei maestri internazionali e otto maestri Fide nel torneo principale.
Sito ufficiale: http://www.festivalamantea.com/
Classifiche finali
Open A: 1° Gasanov 7 punti su 9; 2°-3° Banikas, Abergel 6,5; 4°-10° Sumets, David, Lagarde, Delorme, Libisziweski, Vorobiov, Bifulco 6; ecc.
Open B: 1° Madiai 7 punti su 9; 2°-8° Cino, Mazzetta, Giannoni, Morana, Spina, Cicero, Verre 6,5; ecc.
Open C: 1° Sangregorio 8,5 punti su 10; 2° D’Angelo 7; 3° Sanzi 6,5; 4° Rametta 3,5; 5ª Manti 2,5; 6ª Sacco 2

4 -KHOMEIN (IRAN): IL CROATO MARIN BOSIOCIC IN SOLITARIA NELLA AFTAB CUP
Il GM croato Marin Bosiocic si è aggiudicato la prima edizione della Aftab Cup, disputata a Khomein (Iran) dal 29 agosto al 3 settembre. Bosiocic, favorito della vigilia, ha rispettato il pronostico, piazzandosi al primo posto in solitaria e imbattuto con 7,5 punti su 9, vincendo le prime cinque partite prima di rallentare la corsa e pareggiare al sesto turno con il GM spagnolo Oleg Korneev. Proprio quest’ultimo è salito sul secondo gradino del podio alla guida di un quartetto a quota 7 composto anche dagli iraniani GM Ehsan Ghaem Maghami, MI M. Amin Tabatabaei e MI Seyed Khalil Mousavi. Anche Korneev aveva compiuto la stessa impresa di Bosiocic, partendo con 5,5 su 6, ma a rallentarlo nella corsa al primo posto è stato un pareggio in più (al settimo turno) rispetto al croato. Al torneo hanno preso parte 109 giocatori, provenienti da dieci Paesi diversi, tra cui nove grandi maestri e otto maestri internazionali.
Risultati: http://chess-results.com/tnr299605.aspx
Classifica finale: 1° Bosiocic 7,5 punti su 9; 2°-5° Korneev, Ghaem Maghami, Tabatabaei, Mousavi 7; 6°-13° Savchenko, Maghsoodloo, Gabuzyan, Firouzja, Sanikidze, Kotanjian, Darini, Pilvaieh 6,5; ecc.

5 -INNSBRUCK: SUCCESSO PER IL LETTONE MESKOVS, DENIS ROMBALDONI QUARTO
In assenza dell’open di Vienna, in calendario di norma ogni due anni (fatta eccezione per la “doppietta” 2015-2016), una folta pattuglia italiana ha preso parte alla prima edizione dell’open internazionale di un’altra nota località austriaca, Innsbruck. Ai nastri di partenza c’erano sedici in tutto gli azzurri su un lotto di 112 partecipanti, divisi in due gruppi.
Ad aggiudicarsi il torneo principale è stato il 23enne MI lettone Nikita Meskovs, che ha chiuso solitario e imbattuto in vetta con 7 punti su 9, staccando di mezza lunghezza il GM bulgaro Boris Chatalbashev e il GM tedesco Henrik Teske e realizzando una norma di grande maestro. Bene il più quotato dei giocatori italiani in gara: il MI pesarese Denis Rombaldoni, numero nove di tabellone, ha lottato sempre fra le prime scacchiere, partendo a razzo con 4,5 su 5 e perdendo col vincitore al sesto turno, piazzandosi infine quarto in testa al gruppo a 6, composto anche, fra gli altri, dal GM azerbaigiano Azer Mirzoev e dal GM tedesco Thomas Luther. A quota 5,5, insieme al GM statunitense Alex Yermolinsky, hanno invece chiuso i MF bolzanini Florian Gatterer e Nicholas Paltrinieri.
Nel gruppo B, vinto in solitaria dal tedesco Roland Schmitt con 7,5 su 9, la miglior classifica fra gli azzurri è stata Sabrina Reginato, moglie di Denis, sesta a 6 e in lizza fino all’ultimo per il podio (è stata sconfitta solo dai primi due).
Il numero uno austriaco GM Markus Ragger ha infine vinto con 7,5 punti su 9 il torneo blitz di contorno (98 giocatori), dove il MI bolzanino Alexander Bertagnolli (7°) e Rombaldoni (12°) hanno chiuso a 6,5.
Sito ufficiale: http://chess-results.com/tnr286747.aspx
Classifica finale: 1° Meskovs 7 punti su 9; 2°-3° Chatalbashev, Teske 6,5; 4°-9° D. Rombaldoni, Stefanov, Mirzoev, Luther, Gholami, Henrichs 6; 10°-14° Yermolinsky, Beshukov, Gatterer, Paltrinieri, Platzgummer 5,5; ecc.

6 -CESENATICO: AZER MIRZOEV RISPETTA IL PRONOSTICO, CALAVALLE TERZO
Il GM azero Azer Mirzoev ha rispettato il pronostico vincendo la 21ª edizione del tornei internazionale “Romagna Banca”, disputata a Cesenatico dal 2 al 10 settembre. Mirzoev si è imposto in solitaria con 7,5 punti su 9, pareggiando solo con i GM tedeschi Arkadij Rotstein e Felix Levin rispettivamente al sesto e all’ottavo turno, dopo essere entrato in gara al secondo con mezzo punto. Il già citato Rotstein è salito, quindi, sul secondo gradino del podio con 6,5 punti, superando per spareggio tecnico il maestro bolognese Giulio Calavalle, autore di un’ottima prova coronata da una performance di 2405 (per lui titolo di MF).
A decidere le sorti dell’Open B è stato lo spareggio tecnico, che ha permesso al bolognese Luca Marani di superare il perugino Simo Todic dopo che entrambi avevano concluso il torneo con 7,5 punti su 9. Il reatino Federico Albini, classe 2001, ha superato l’emiliano Rino Giovanardi assicurandosi il terzo posto con 7.
La maceratese Gilia Ciccalè, classe 2002, ha infine vinto l’Open C con 6,5 punti su 9, superando per spareggio tecnico l’emiliano Roberto Petrini. Sul terzo gradino del podio è salito il riminese Federico Sparvoli, classe 2005, alla guida di un terzetto a quota 6 composto anche da Tommaso Minotti di Forlì-Cesena, classe 2006, e dal bolognese Andrea Frusteri, classe 2004.
Alla manifestazione hanno preso parte 145 giocatori, provenienti da nove Paesi diversi, tra cui cinque grandi maestri, cinque maestri internazionali e sei maestri Fide nel torneo principale.
Risultati: http://vesus.org/
Classifiche finali
Open A: 1° Mirzoev 7,5 punti su 9; 2°-3° Rotstein, Calavalle 6,5; 4°-7° Naumkin, Levin, Meidci, Schacher 6; 8°-14° Villa Gilevych, Genocchio, Lalic, Brancaleoni, Roeder, Lain 5,5; ecc.
Open B: 1°-2° Marani, Todic 7,5 punti su 9; 3°-4° Albini, Giovanardi 7; 5°-8° Kacani, Rigo, Pipitone, Miotto 6,5; 9°-11° Ollari, Niccoli, Del Nevo 6; ecc.
Open C: 1ª-2° Ciccalè, Petrini 6,5 punti su 9; 3°-5° Sparvoli, Minotti, Frusteri 6; 6°-7° Ronchi, Brini 5,5; 8°-9° Mazilu, Kadyrbekov 5; ecc.

7 -IMPERIA: IL FRANCESE LEGKY DOMINA IL FESTIVAL, OMAR STOPPA SECONDO
Il GM francese Nikolay Legky ha dominato la 59ª edizione del Festival internazionale di Imperia, disputata nella città ligure dal 3 al 10 settembre. Lgky, favorito della viglia e già secondo lo scorso anno, ha concluso solitario e imbattuto in vetta con 7,5 punti su 9, staccando di una lunghezza e mezza il MF imperiese Omar Stoppa, battuto nello scontro diretto dl quarto turno. Terzo alla guida del gruppo a 5,5 si è piazzato il maestro novarese Marco Angelini, che ha superato per spareggio tecnico il lecchese Giorgio Villa, il MI filippino Virgilio Vuelban e il maestro reggiano Verter Cugini.
Il 12enne imperiese Alessandro Favaro, già primo lo scorso anno nel gruppo C, ha dominato stavolta il B, totalizzando 7 punti su 8. Il francese Olivier Hadamard è salito sul secondo gradino del podio con 6 punti, mentre il savonese Paolo Cardona ha conquistato il bronzo con 5,5, spuntandola sui torinesi Jean Dominique Coqueraut e Gianfranco Benenati.
Un altro 12enne, il milanese Gem Elijah Lacambra (di origine filippina), ha stravinto invece l’open C con un perfetto 8 su 8, staccando di due lunghezze il palermitano Federico Giammona, 10 anni; terzo a quota 5,5 il veterano torinese Giovanni Busso, classe 1938. Il 15enne imperiese Ludovico Delucis si è infine aggiudicato il torneo giovanile con 4,5 punti su 5, superando per spareggio tecnico il fratellino Gabriele, 13 anni; terzo alla guida del gruppo a 3 un altro giocatore di casa, Matteo Parodi.
Alla manifestazione hanno preso parte in totale 79 giocatori in rappresentanza di cinque Paesi, fra i quali quattro titolati nel gruppo principale.
Sito ufficiale: http://www.imperiascacchi.it/
Classifiche finali
Open A: 1° Legky 7,5 punti su 9; 2° Stoppa 6; 3°-6° Angelini, G. Villa, Vuelban, Cugini 5,5; 7°-8° Finocchiaro, Al-Zaabi 5; ecc.
Open B: 1° Favaro 7 punti su 8; 2° Hadamard 6; 3°-5° Cardona, Coqueraut, Benenati 5,5; 6°-10° Boccalatte, Mercandelli, Ratti, Roversi, Pagano 5; ecc.
Open C: 1° Lacambra 8 punti su 8; 2° Giammona 6; 3° Busso 5,5; 4° Borrelli 5; 5°-7° Gatti, Pineau, Furlani 4,5; ecc.
Under 16: 1°-2° L. Delucis, G. Delucis 4,5 punti su 5; 3°-6ª Mat. Parodi, Guasco, V. Delucis, Mar. Parodi 3; ecc.

8 -PINZOLO: IL CESENATE CASADEI SI CONFERMA CAMPIONE ITALIANO NON VEDENTI
Il cesenate Marco Casadei, 24 anni, si è aggiudicato per il secondo anno consecutivo il campionato italiano di scacchi per non vedenti e ipovedenti, giunto alla 45ª edizione e ospitato quest’anno all’Olympic Royal Hotel di Pinzolo dal 26 agosto al 1° settembre. Casadei si è imposto in solitaria con 6 punti su 7, precedendo di mezza lunghezza l’alessandrino Giancarlo Badano (secondo anche nel 2016) e di una il maceratese Lorenzo Damiani e il genovese Giuseppe Pugliese. Hanno partecipato all’evento anche tre donne su un lotto di 21 giocatori, per cui si è potuto assegnare anche quest’anno il titolo femminile: a conquistarlo è stata la torinese Laura Scatà, che si è piazzata ottava assoluta totalizzando 4 punti (esattamente come l’anno scorso). Per la prima volta è stato assegnato anche il premio di bellezza, intitolato alla memoria del fondatore dell’Associazione Scacchisti Ciechi Italiani dilettantistica (ASCId) Mario Vaccani, campione italiano non vedenti per ben otto volte. Il premio consisteva nella scacchiera di Mario e ad aggiudicarselo è stato il viterbese Claudio Gasperoni per la sua vittoria del terzo turno contro il conterraneo Bersan Vrioni, numero uno di tabellone e infine quinto a 4,5. Direttore di gara dell’evento è stato, come ormai di consueto, l’inossidabile arbitro Fide Italo Vittorio Ginevrini, 81 anni.
Classifica finale: 1° Casadei 6 punti su 7; 2° Badano 5,5; 3°-4° Damiani, Pugliese 5; 5°-6° Vrioni, S. Murgia 4,5; 7°-12ª Gasperoni, Scatà, Levantini, Sommadossi, Cesena, Gamba 4; ecc.